Giornata internazionale contro la violenza alle donne
L'Aula del Consiglio Regionale del Piemonte

Approvato anche un ordine del giorno presentato da Giuliana Manica, Presidente della Consulta delle Elette,

In apertura della seduta del Consiglio regionale del 20 novembre, il presidente Valerio Cattaneo ha ricordato le donne vittime di violenza, la cui Giornata commemorativa si celebra domenica 25 novembre. L’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.

All’unanimità è stato approvato anche un ordine del giorno, presentato da Giuliana Manica, presidente della Consulta delle Elette, che invita il Governo italiano ad applicare in tutti i suoi aspetti le direttive indicate dalla Convenzione di Istanbul (siglata dal Consiglio d’Europa l’11 maggio 2011) ed invita la Giunta regionale a perseguire politiche atte a contrastare il fenomeno della violenza di genere in applicazione del piano nazionale e delle leggi regionali in materia.

“In Italia – ha ricordato il Presidente - una donna su tre, tra i 16 e 20 anni, è stata vittima nella sua vita di aggressioni maschili. Stando ai dati Istat sono 6 milioni e 743mila le donne che hanno subito violenza. Il 10% degli omicidi avvenuti tra il 2002 e il 2008 è stato preceduto da stalking. Il reato di stalking è senza dubbio in crescita, anche se le denunce rappresentano solo una piccola parte degli episodi accaduti. Dall’ultimo rapporto sulla violenza contro le donne delle Nazione Unite del 2011, risulta che ogni giorno, in Europa, sette donne vengono uccise dai loro partner, in Italia sono morte 127 donne, il 6,7% in più rispetto al 2010. E per il 2012 i dati non sono confortanti: fino a giugno erano già 63 le donne uccise”.

“La Regione Piemonte – ha proseguito Cattaneo in Aula - ha tra le sue priorità, come sancito dall’articolo 13 dello Statuto, l’attuazione di politiche di pari opportunità e persegue l’obiettivo di una società fondata su valori di equità, non discriminazione e responsabilità sociale degli attori pubblici e privati. Nel 2008 ha approvato il piano regionale contro la violenza alle donne, con lo scopo di potenziare e coordinare le iniziative per la prevenzione e il contrasto del fenomeno e il miglioramento dell’assistenza alle vittime di violenza e maltrattamenti.

Due leggi regionali  confermano l’impegno contro la violenza alle donne: la n. 11 del 2008 che ha istituito il patrocinio legale per le donne vittime di violenza e maltrattamenti e la legge n. 16 del 2009 che ha istituito i Centri Antiviolenza con case rifugio, con l’obiettivo di assicurare alle donne in difficoltà, oltre all'accoglienza, percorsi di autonomia e di superamento del disagio.

Nel 2009 è stata istituita la Rete regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime, per definire una modalità assistenziale alle vittime di violenza domestica e sessuale, adeguata e omogenea in tutta la Regione, ed è nato il Coordinamento della rete sanitaria per l'accoglienza e presa in carico delle vittime di violenza sessuale e domestica.

A fine 2011, la Giunta regionale ha approvato un bando per sostenere interventi di inserimento socio-lavorativo, nella convinzione che, soprattutto per le donne che hanno subito violenza o maltrattamenti tra le mura di casa, il  riscatto nei confronti della propria vita debba passare anche attraverso un’autonomia economica”.

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Articolo pubblicato il 21/11/2012