Fabrizio Cicchitto presenta a Torino "La Linea Rossa"

Il libro del parlamentare Pdl illustrato dall'autore stesso al Sermig nella Sala di via Andreis

Il Sermig ha ospitato, nella Sala di Via Andreis, la presentazione del libro "La Linea Rossa" di Fabrizio Cicchitto, pubblicazione che traccia l'anomalia, secondo l'autore, della Sinistra Italiana da Gramsci a Bersani.

Un'impegno che ha richiesto dieci anni di ricerca e di lavoro, come ha sottolineato Cicchitto, e che traccia l'evolversi storico del comunismo dalle origini alla conformazione assunta nell'ultimo periodo.

Interessante ed accattivante il confronto con la "Sinistra", rappresentata nell'occasione dal Sindaco Piero Fassino, il quale non ha risparmiato critiche al testo fornendo la sua personale visione storica degli eventi citati affermando altresì di non riconoscersi completamente nel suo profilo descritto.

Il tutto nella perfetta dialettica che non vuole toni accesi ma semplicemente l'espressione democratica di ogni punto di vista.

Ed è questo il filo conduttore della serata che ha affascinato l'uditorio, assai numeroso, con una sorta di faccia a faccia in cui sia Cicchito sia Fassino hanno dimostrato come si possa discutere di un tema che critica una delle parti senza mai trascendere nella strumentazione politica del momento.

Ci piace altresì ricordare la citazione che Fassino scrisse nel suo libro a proposito della figura di Enrico Berlinguer e cioè che "in una partita a scacchi quando ci si accorge che l'avversario sta per dare scacco matto l'unica soluzione per evitarlo è morire" intendendo, a parer nostro, l'uscire di scena ancora in sella e non disarcionati.

Frase che procurò anche forti critiche come ha detto lo stesso Fassino.

Il libro, edito da Mondadori, è comunque una importante analisi storica che induce a riflessioni e confronti che si leggono nella stesura chiara e precisa dell'autore.

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Articolo pubblicato il 18/11/2012