I paesaggi dell’anima di Bossone
Carlo Bossone

La valle del Monte Rosa e uno scorcio delle lande di Patagonia

La valle del Monte Rosa e uno scorcio delle lande di Patagonia. Due mondi in apparenza diversi ma accomunati dalla maestosità solitaria, ben colta sulla tela dalla sensibilità pittorica di Carlo Bossone (1904-1991) . All’artista ligure di nascita ma piemontese d’adozione è dedicata la retrospettiva Tra Piemonte e Argentina, promossa dal Consiglio regionale e inaugurata oggi, 8 novembre, presso la sede dell’associazione Piemonte artistico culturale di Torino (in piazza Solferino 7).

L’esposizione, curata da Moreno Bossone, presidente dell’associazione culturale Artitalia, permette allo spettatore di viaggiare fra le montagne della Valle Anzasca fino alle pianure della pampas argentina, seguendo il filo dell’emozione cromatica.

“Nato al mare ma innamorato della montagna e grande viaggiatore, Bossone ci conquista con la capacità di cogliere la bellezza e la positività anche nella fatica o nella solitudine di ogni giorno e ci dà ristoro attraverso la sua poesia delle piccole cose”

ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo.

Se l’ispirazione del quadro en plein air si avvicina all’esperienza degli Impressionisti francesi come Manet, Monet e Sisley, se ne distacca tuttavia lo spirito che anima la composizione, spesso attenta a ritrarre l’uomo accanto alla natura, in scene di vita agreste e pastorale che rimandano alla memoria il lirismo di Segantini. Sono scorci di quotidianità che scorrono sereni perché scanditi dai ritmi della natura e dall’assecondarsi delle stagioni.

L’inaugurazione è stata allietata dall’introduzione musicale del coro Le Chardon di Settimo torinese e dalla presenza di alcune figuranti in costume tipico della Valle Anzasca.

L’associazione Artitalia ha donato al Consiglio regionale un olio su tela del maestro, Sopra Barzona, raffigurante un paesaggio montano in estate.

All’inaugurazione erano presenti anche, oltre al curatore, il presidente della provincia del Vco Massimo Nobili e il presidente di Piemonte Artistico Culturale, Annamaria Palumbo.













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Articolo pubblicato il 09/11/2012