Alternativa Tricolore: ennesimo regalo per il mondo dell’Ippica
Il Simbolo del Movimento

Per il 2013 saranno pari a 250 milioni di euro le dotazioni a disposizione per l'ippica

 

"Ci risiamo, dopo leggi e Decreti Salva Italia, manovre, imposizioni e tagli sfrenati alla spesa pubblica, spending review e proprio quando la Legge di Stabilità individua ulteriori tagli per Enti locali, cittadini, persone in difficoltà, ecco che torna il finanziamento all’ippica! Sempre aiuti a un settore che sfrutta gli animali e non paga le tasse!".

 

Così riferisce Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore, che aggiunge:

 

"Come scrive Repubblica.it il Direttore Generale Vaccari, in nome del Ministero per le Politiche Alimentari, Agricole e Forestali, ha affermato che per il 2013 saranno pari a 250 milioni di euro le dotazioni a disposizione per l'ippica, confermandolo ai rappresentanti di categorie e ippodromi, in un incontro del 23 Ottobre, illustrando le linee del Bilancio che prevede risorse complessive, già approvate dal Ministero del Tesoro (?), con ben 108 milioni di “contributo” (a fondo perduto, come d’abitudine) ex Legge 185 e 18 milioni di entrate varie.

Complimenti, anche perché la citata Legge 185 valeva solo fino al 2011 e non rientrò nel Decreto “mille proroghe” del 2012, quindi risulta decaduta; poi attingeva dagli incassi erariali delle slot, che come sappiamo ora coprono i maggiori costi degli esodati (meno male)".

 

Quindi? Quindi oltre 200 miliardi delle vecchie lire arriveranno presumibilmente di nuovo dalle tasche dei cittadini onesti, gli stessi che si sono visti aumentare contributi previdenziali, aliquote, negare migliaia di posti letto negli ospedali, sussidi per disabili ed anziani, annullare posti negli asili, aumentare benzina, alimentari e tutto quanto poteva essere colpito, compresa la prima casa.

 

"Ecco a cosa servivano i sacrifici imposti dal Governo - insiste Cortese -  a pagare i divertimenti dei ricchi e chissà quante elargizioni sono in programma per altri settori del genere, in barba alla riduzione del debito pubblico e pareggio di bilancio!".

 

"Senza annoiarvi - conclude il Segretario di AT -  con numeri e calcoli, sappiate però che per finanziare quei 200 mld di vecchie lire (forse in tale unità di misura rendo meglio l’idea) lo Stato, considerato quanto incassa l’ippica dalle scommesse, quanto paga agli scommettitori, non incassa nulla! E dico proprio nulla perché tale somma esula la parte di sua spettanza e deve essere aggiunta alla pesante perdita dovuta alla mancata riscossione dei diritti di concessione per sfruttare le corse, visto che non c’è un concessionario privato la cui individuazione è sempre rinviata con la scusante che manca una riforma".

 

In coda, Luigi Cortese si chiede:

 

"Un’ultima domanda: ma il Ministro non sarebbe l’unico titolato ad esprimersi su ciò che il proprio Dicastero prevede, anche perché strettamente collegato alle scelte del Ministero dell’Economia e del Parlamento? Oppure molta gente è “a libro paga” degli ippici?

Ci vorrebbe un’interrogazione parlamentare per far cessare queste ingiustizie e magari un’indagine della Guardia di Finanza e della Corte dei Conti".

 

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Articolo pubblicato il 09/11/2012