L’uno, giovane brillante intellettuale, protagonista dell’attività editoriale della casa editrice Einaudi. L’altro, partigiano nella Roma occupata dai nazisti, giornalista de L’Unità e promotore della rivista “Il Manifesto”.

La figura dei fratelli Giaime e Luigi Pintor è al centro della seconda edizione di “Lezioni recitate” che ha preso il via giovedì 8 ottobre al Sermig di Torino.

Marco Gobetti ha recitato la lezione “Giaime e Luigi Pintor – agire in modo utile” davanti agli studenti dell’istituto “Albe Steiner”. Presenti Roberto Placido, vicepresidente del Consiglio regionale delegato del Comitato Resistenza e Costituzione, Leonardo Casalino, autore delle lezioni, e Pietro Polito, del centro studi “Piero Gobetti”.

“Lo scopo di questa iniziativa promossa dal Comitato Resistenza e Costituzione – ha sottolineato Placido (foto) - è far emergere tratti importanti di personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese, e mettere in evidenza i legami con la loro epoca e il significato attuale delle loro azioni”.

La “lezione recitata” è un modo speciale per trasmettere a un pubblico giovane la passione per la storia. Un attore recita nelle scuole una lezione scritta da uno storico, il teatro come dimensione dell’insegnamento dove illustrare gli appassionati ideali, le azioni, i destini di alcuni dei più significativi protagonisti del Novecento. Gli studenti scoprono così altri giovani, ma del secolo scorso. Lo fanno in modo inconsueto, attraverso un teatro che si fa strumento della didattica.

A inaugurare la prima edizione del progetto furono nel 2011 le lezioni dedicate a Leone Ginzburg ed Emilio Lussu. La seconda fase del progetto presenta le figure dei fratelli Pintor e di Umberto Terracini.

Seguiranno nel 2013 le biografie di Camilla Ravera e Vittorio Foa.

Questa seconda fase del progetto è accompagnata dalla pubblicazione del libro “Lezioni Recitabili”, che raccoglie tutti i testi delle biografie civili sinora scritte da Leonardo Casalino per il progetto stesso.

Le lezioni si svolgeranno negli istituti piemontesi che ne faranno richiesta.