"Cantieri di lavoro: rispettate le quote tricolore !"
Palazzo civico

Lo affermano i Consiglieri Marrone (Comune) e Montaruli (Regione)

"304 posti su 350 complessivi, circa l’ 87% dei posti di lavoro totali riservati agli Italiani".

Cantano vittoria il Vice Capogruppo del PDL in Regione Piemonte Augusta Montaruli e il Consigliere Comunale PDL torinese Maurizio Marrone, che spiegano:

"I sottobandi del Progetto Cantieri di lavoro, destinato a procurare un impiego per un anno a 350 torinesi disoccupati di lungo corso, recepiscono in pieno le istanze della nostra campagna per le Quote tricolore contro la sproporzione tra torinesi stranieri e italiani circa i contributi del Comune di Torino per l’accesso al lavoro. 

Con il dossier Non è una città per Italiani avevamo dimostrato che il 70% dei contributi diretti per le borse lavoro erogate dal Comune di Torino andavano a stranieri, per un ammontare di oltre mezzo milione di euro, nonostante costituiscano solo il 14% dei residenti e il loro tasso di disoccupazione sia quasi uguale a quello dei cittadini italiani. 

Da questo dato sconcertante è partita la campagna Quote tricolore per ispirare le politiche welfare del Comune di Torino ai rapporti percentuali tra Italiani e stranieri residenti in città, al fine di impedire ulteriori squilibri a danno degli Italiani, una campagna a 360° con mozioni, affissione di manifesti e petizione popolare con raccolta firme in decine di gazebo. La sinistra ha reagito, come era prevedibile, arroccandosi sui suoi pregiudizi buonisti e opponendosi con toni fuori dalle righe contro le Quote tricolore,  fortuna che almeno in Regione Piemonte è cambiata musica grazie al nostro impegno. 

I posti fissati nei Sottobandi di Cantieri di Lavoro a tutela dei disoccupati torinesi con cittadinanza italiana sono vincolanti anche per l’Amministrazione comunale targata Fassino, che ha dovuto pubblicare un bando conforme ispirato alle quote di residenza: finalmente i torinesi italiani saranno difesi dalle consuete discriminazioni che li vedono spesso scavalcare dagli stranieri nelle graduatorie per le case popolari, per gli asili e l’assistenza sociale. Una prima conquis  ta concreta da cui partire per rivoluzionare il welfare torinese"

concludono Marrone e Montaruli. 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 07/11/2012