Agricoltura:"Stop alle nuove regole fiscali"
Foto di repertorio

Lo sollecita il Consigliere regionale Luca Pedrale

"Per la sopravvivenza delle imprese agricole, è necessario che il Governo Monti si fermi un attimo e riveda la norma contenuta nel Ddl Stabilità con la quale vengono cambiate le regole del regime fiscale. Se approvata, infatti, questa norma potrebbe generare aumenti del 15 per cento, o addirittura superiori, per ogni azienda agricola.

 

L’articolo 12 del Ddl stabilisce infatti un aumento delle tasse per tutti gli agricoltori attraverso laumento del reddito dominicale ed agrario, su cui si basa l’imposizione sui redditi. L’incremento sarà del 15 per cento, ridotto al 5 per cento per imprenditori agricoli e coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola, e varrà per gli anni 2012, 2013, e 2014. Il provvedimento, quindi, prevede un aggravio retroattivo della tassazione, valendosi anche sull'annata in corso.

 

Ancor più grave la situazione per le aziende agricole, ovvero le società a responsabilità limitata, in accomandita semplice e in nome collettivo e cooperative, che si vedono cancellata la possibilità di optare per la tassazione sulla base dei valori catastali, dovendo così tornare a redarre i bilanci.

 

Anche in questo caso il nuovo regime varrà, retroattivamente, dall’annata in corso e sarà il ministero dell'Economia e delle Finanze a emanare i provvedimenti d'attuazione transitori.

 

Il settore agricolo costituisce una risorsa fondamentale per tutto il Paese e per la nostra regione. Non possiamo rischiare, in un momento già così difficile, di colpire in modo così pesante realtà che potrebbero, in questo modo, essere costrette a cessare l’attività.

 

E’ quindi necessario intervenire immediatamente per la revisione del provvedimento al fine di evitarne le pesanti ripercussioni".

 

 

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Articolo pubblicato il 28/10/2012