Si sta per concludere lo spettacolo di Gipo Farassino al Teatro Alfieri di Torino (venerdì/sabato ore 21, domenica ore 15,30).

Domenica 28 ottobre, per l'appunto, chiuderà i battenti "Com'è bello protestare da Trieste in giù", lo show con cui lo chansonnier piemontese si ripropone alla "sua" Torino che sta rispondendo con il tributo di presenze dovuto ai grandi artisti, ai grandi protagonisti dello spettacolo, a quei personaggi che non tramontano mai anzi riescono sempre a creare nuove sensazioni. 

Gipo ed i musicisti che lo accompagnano in questa avventura teatrale hanno saputo creare quell'atmosfera assai coinvolgente che rende il pubblico attore accanto agli attori.

La riedizione dei classici di repertorio, con alcune sfumature di contorno, sono la traccia di un copione quanto mai attuale, intramontabile nel profondo messaggio che ha sempre saputo trasmettere nei cuori e nella mente.

Non manca l'allegra parentesi della "Predica" in cui Gipo supera se stesso con il classico monologo in cui ha saputo inserire con arguzia riferimenti alle attuali vicende.

Uno spettacolo da non perdere questo di Gipo Farassino, come d'altronde tutte le sue apparizioni sceniche, per vivere serenamente due ore di vero e genuino divertimento arricchito dall'immancabile commozione che accompagna musiche e parole colme di emozioni e di ricordi.