La Regione Toscana riduce i Consiglieri
Il Simbolo del Movimento

Alternativa Tricolore: "Ritoccati anche i vitalizi"

Il Consiglio regionale della Toscana ha emanato la revisione dello statuto. Riducendo i consiglieri e ritoccando i vitalizi. In modo dissonante si è espresso il consigliere Del Carlo (UDC) che ha precisato che la Toscana è molto vicina al raggiungimento dei 4 milioni di abitanti, soglia oltre la quale sono previsti 50 consiglieri regionali, quindi secondo il consigliere Del Carlo la quota di 40 non riuscirà a rappresentare i vari territori della regione. Altra voce dissonante viene dal Consigliere Ammirati (PDL), anche lui preoccupato dalla “rappresentatività” del territorio.

 

"Ricordiamo però - dice Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore -  che la Toscana nel 2004-2005 porto i consiglieri a 65, per un patto fra Pd e Pdl, cosa ricordata anche dallo stesso De Carlo. Noi di Alternativa Tricolore non cogliamo questo problema, comunque per un territorio come la Toscana 40 consiglieri sembrano più che sufficienti. Oltre ad indignarci del fatto che c'è ancora qualche politico che voglia mantenere a tutti i costi il suo prezioso posto all'interno del consiglio, cercando di far si che il numero dei consiglieri non venga diminuito, ci indigniamo anche per un altro aspetto poco chiaro della riforma, perché non è stato eliminato l'incompatibilità fra status di assessore e di consigliere regionale? In questa mossa vediamo solo la volontà di conservare qualche poltrona per chi esce sconfitto dalla bagarre elettorale, in un momento di forte crisi ci sembrava opportuno da parte della Regione Toscana eliminare questa pecca dallo statuto. Ricordiamo che gli eventuali assessori regionali nominati percepiranno uno stipendio dalla Regione, quindi se si interveniva in questo senso erano altri soldi pubblici risparmiati".

 

"Noi di Alternativa Tricolore - ha concluso Cortese - chiediamo ufficialmente al Presidente Rossi di intervenire su questo aspetto dello statuto, così da eliminare ogni ragionevole dubbio da parte dei cittadini, che coglierebbero la volontà da parte delle istituzioni di diminuire realmente la spesa della politica".

 

 

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Articolo pubblicato il 24/10/2012