Alternativa Tricolore: Ippica, un hobby per ricchi pagato dal popolo
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Comunicazione critica del Presidente Nazionale Luigi Cortese

Ritorniamo su un problema già affrontato nei scorsi mesi, ci ha contattato al nostro servizio mail dilloadalternativatricolore@gmail.com chiedendo di pubblicare questo suo sfogo su un'incresciosa situazione dell'Ippica, mesi fa avevamo segnalato come questo mondo sia sconosciuto all'erario, ed ora da questa mail apprendiamo che il governo vuole dare altri contributi al mondo dell'Ippica, vi copiamo integralmente la lettera del cittadino che ci ha autorizzato a fornire le sue generalità a chi ne facesse richiesta, ecco il testo della mail:

 

“Egregio Segretario, non potendomi rivolgere alle lobby “partitocratiche” che avvelenano il nostro imbevendolo di nozioni e citazioni teatrali finalizzate al masochismo (mi riferisco ai continui messaggi che sottolineano quotidianamente il dovere degli Italiani di risanare le casse statali, di finanziare le banche, la Germania, la B.C.E. ecc. con le tasse), Le scrivo chiedendoLe la cortesia di pubblicare integralmente il contenuto di questa mia, dal titolo proposto: Vergogna.

 

Ebbene, tal Tommaso Grassi (in rappresentanza degli ippici, nella fattispecie presidente e A.D. HippoGroup) insieme ad un deputato del PD (On. Sandro Brandolini) ha affermato che il governo destinerà 71.000.000 di euro per la pubblicità delle corse ippiche.

 

Si tratta dell'ennesimo modo, diverso dal governo Berlusconi, per "aiutare" chi evade le tasse, si paga un costoso hobby e ci guadagna pure (grazie ai soldi ogni anno versati dallo Stato, quindi dai cittadini: pensate circa 450.000.000 di euro nei soliti tre anni "regalati" dal Presidente Berlusconi, oltre ai guadagni dalle scommesse, prima che arrivasse il Ministro Tremonti dicendo "Ma che vogliono questi?").

 

Ebbene sì, leggete il testo di proposta di Legge presentato dal Ministro Catania (titolare del Dicastero delle politiche agricole, alimentari e forestali): tra le quali si evince - seppur in regime di "lacrime e sangue" per gli onesti cittadini che sono previsti ulteriori aiuti da parte statale, tra cui un contributo erariale temporaneo (previsto fino al 31 dicembre 2017), costituito tra l’altro dagli incassi di tutti i giochi d’azzardo che saranno gestiti dagli ippodromi (i comuni gestori trattengono solo il 5%, loro tutto!) e da contributi pubblici che grazie agli “amici” onorevoli si stanno definendo, il che costituisce un caso più unico che raro nelle democrazie europee che cercano di risanare il proprio bilancio.


E poi perché se ne occupa (dei finanziamenti) il Ministero dell'Agricoltura? Ufficialmente per aiutare l'allevamento, di fatto aiuta i ricchi snob che sfruttano i cavalli sia in pista che nelle macellerie, troppi e non tracciati sono i cavalli che se corressero tutti, sarebbero centinaia di migliaia considerando che, in assenza di doping, un cavallo vive fino a 40 anni!

 

All’approvazione c’è un disegno di legge per “privatizzare” (????) l’ippica, delegando alle varie categorie forse anche l’antidoping (amici animalisti, lo sapete che se finisce in mano loro non ci sarà più controllo?), categorie che stanno lavorando sottobanco per far arrivare a loro comparto 150 milioni di euro l’anno sino al 2017, facendo rifinanziare una legge (cfr. 185) scaduta nel 2011. Ne è prova una richiesta in tal senso, per il 2013, addirittura del Presidente della Commissione Bilancio Giorgetti.

In ogni caso l’ippica incasserà nel 2012 oltre 235 milioni di euro, una cifra altissima, considerato che si tratta di soldi pubblici – di tutti noi - investiti per un’attività ormai in clamoroso declino. Le scommesse ippiche, infatti, sono ormai appena l’1,7 del totale, con un calo del 25% solo nell’ultimo anno. Un’industria ancora assistita dunque che, aldilà delle nostre considerazioni etiche, in un libero mercato avrebbe chiuso già da tempo. Invece lo Stato interviene a soccorso degli snob e non certo degli animali.

A questo punto perché non parliamo degli ippodromi? Ben 31 sono di proprietà pubblica, tra Comuni e Regioni, anche se certamente la maggioranza dei non addetti ai lavori si chiederà: cosa è la convenzione gli Enti preposti, gli ippodromi e le Società di corse? Si tratta di un contratto in base al quale i cittadini pagano alle società di corse i corrispettivi per l'uso degli impianti: quindi quello che incassano i comuni l'hanno ricevuto dallo Stato e i privati non sborsano 1 euro.

Premesso che la nuova Convenzione non la si vuole approvare, ormai da anni, la configurazione pubblica di tale concessione imporrebbe tutta una serie di obblighi di controllo e di esecuzione previsti dalla legge ed in tal senso si dovrebbe procedere nel rendicontare all'ente le spese sostenute rispetto ai contributi ricevuti, oltre che presentare le necessarie documentazioni previste per Legge: DURC, rispetto legge 626, contratti di lavoro, lotta al lavoro nero etc.: ecco perché è da stipulare, così gli Enti Locali non ricevono nulla, sono solo chiamati in causa (vedi Livorno, per assumere nelle municipalizzate gli esuberi dei dipendenti delle società di corse!) e sforano il Patto di Stabilità.

Inutile significare che tutti i corrispettivi erogati dallo Stato, Ministeri ed Agenzie varie, sono somme di denaro pubblico. Ci si può chiedere perché non gli Enti locali e/o territoriali non alienino le strutture “ippiche”, per rientrare del loro pesante passivo?

 

Per il normale cittadino infatti solo tagli ... quando va bene.

 

Non per ultimo pochi giorni or sono le categorie hanno chiesto un ulteriore contributo per 5/6 anni, promettendo che dopo saranno in grado di rinunciare ai finanziamenti a fondo perduto da parte dello Stato. E intanto l'economia italiana viene declassata.

 

Preciso che tutti i dati e le dichiarazioni sono stati tratti dalla rete, sia dagli Enti istituzionali che dai siti dei cosiddetti appassionati, meglio dire sfruttatori, di cavalli o loro associazioni, federazioni ecc. che servono solo ad avere altri stanziamenti pubblici. Ed a noi tagliano ospedali, assistenza agli anziani, rinnovi contrattuali, cancellano concorsi, rinviano l’età pensionabile, aumentano la benzina, tassano la prima casa tanto sudata ecc. ecc. (purtroppo perché chiunque ne potrebbe aggiungere tranquillamente pagine e pagine).

 

Mi permetta peraltro di stigmatizzare il sostegno mostrato dagli Onorevoli Mura, Marinello e Faenzi che hanno letteralmente perso il loro tempo in sperticati e drammatici appelli per il salvataggio del comparto e per presentare proposte di legge a favore dell'ippica, ignorando colpevolmente i reali problemi del Paese e dei suoi poveri, dimenticandosi il mandato degli elettori (vero Sen. Mura, Lega Nord?) e complimenti invece all'On. Viviana Beccalossi per la trasparenza e l'onestà dimostrata nel corso delle interrogazioni che l'hanno vista intervenire.

 

In conclusione: è questo che l'illustre Governo tecnico intende fare? Aggiungere tasse su tasse per finanziare le lobbies? Complimenti (ironici, lo chiarisco perché qualcuno tra gli "ippici" potrebbe non averlo compreso).

 

Non sarà che l'interesse di un manipolo di parlamentari risponde alla vecchia logica da prima Repubblica, in base alla quale poi ci si spartisce il denaro tra riceventi e politici, quasi una commissione per intermediazione? Della serie finanziamento illecito ai partiti od almeno a qualche parlamentare.

 

P.S. Le farò avere alcune informazioni sullo scandaloso comportamento dell’On. Bonazza Buora (peraltro già imprenditore agricolo per cui si annusa il conflitto d’interessi con il Ministero Politiche Agricole, considerato politicamente vicino alle idee dell'ex Ministro Scajola), che in piena Spending Review ha firmato una risoluzione “ordinando” al Ministro di elargire subito ben 35 mln di euro mai finanziati, interpretando su semplice pressione degli ippici il Decreto Fiscale di Aprile 2012: complimenti per il lavoro svolto e per la connivenza (vagamente ispirata al clientelismo mafioso?) Onorevole!  

 

RingraziandoLa per l'attenzione, che come sempre presta puntualmente al territorio con il quale è realmente in costante contatto, nonché per la consueta disponibilità, Le rinnovo la mia immutata stima.

 

Firmato in originale.”

 

Dopo queste parole ci sentiamo di aggiungere soltanto che in un periodo dove il Governo ci chiede sempre nuovi sacrifici, questa è veramente una presa in giro, rinnoviamo l'invito al Presidente Monti di intervenire in modo sostanziale ed evitare questo ennesimo schiaffo al popolo Italiano.

 

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Articolo pubblicato il 15/10/2012