Un gemellaggio nel nome di Giuseppe Mazzini
Il quadro esposto

Copia del "Mazzini morente" di Silvestro Lega al Museo Nazionale del Risorgimento

 

Per arricchire la presenza del movimento mazziniano e repubblicano nel Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, per iniziativa dell’antica Accademia degli Incamminati di Modigliana si realizza un gemellaggio nel nome di Giuseppe Mazzini con la Pinacoteca comunale Silvestro Lega di Modigliana (FC). Il gemellaggio consiste nella consegna ed esposizione di un olio su tela, copia realizzata appositamente del “Mazzini morente”, il quadro dipinto da Silvestro Lega, uno dei principali esponenti del movimento artistico dei Macchiaioli.

 

La cerimonia di consegna della copia del quadro si è svolta questa mattina alla presenza del presidente dell’Accademia degli Incamminati, il Cavaliere del  Lavoro Dottor Antonio Patuelli, e del presidente del Museo, il professor Umberto Levra.

 

Il Museo del Risorgimento di Torinoha dichiarato il professor Umberto Levra -  è molto grato all’Accademia degli Incamminati e alla Pinacoteca comunale Silvestro Lega di Modigliana, per almeno tre importanti motivi. Il quadro donato arricchisce ulteriormente la sala dedicata a Mazzini e al movimento repubblicano e mazziniano. Inoltre si tratta di una occasione per allargare quella rete di rapporti e scambi con istituzioni culturali e con musei italiani e stranieri, che il Museo di Torino persegue da molti anni. Infine vuole essere anche un tributo di Torino risorgimentale a Modigliana risorgimentale, all’impegno dei modiglianesi e dei romagnoli nel movimento patriottico e nell’aiuto fornito con la Trafila garibaldina alla salvezza di Garibaldi dopo la caduta della Repubblica Romana, anche con l’esemplare figura di don Giovanni Verità".

 

"Il Risorgimento Italiano –ha affermato il Presidente Antonio Patuelli – si è sviluppato vittoriosamente attorno ai principi di libertà, indipendenza, Costituzione e Parlamento: il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino contiene l’Aula della Camera dei Deputati che ha preparato e poi raggiunto l’unità d’Italia. Quell’Aula è la ‘culla del Risorgimento’.Ilquadro da noi donato assume quindi anche un significato simbolico di ulteriore testimonianza degli ideali mazziniani e repubblicani, accanto a tanti altri illustri cimeli cavouriani e piemontesi custoditi nel Museo. 

 

 

La storia del quadro

 

Silvestro Lega nacque a Modigliana l'8 dicembre 1826, trascorse gran parte della sua vita in Toscana e fu, insieme con Giovanni Fattori e Telemaco Signorini, il fondatore del maggior movimento artistico italiano dell'800, quello detto dei "Macchiaioli" per l'innovativa tecnica pittorica adottata. Come spesso è accaduto, egli fu più apprezzato dopo la morte e trascorse un'esistenza difficile, per ragioni economiche, di salute e di carattere. Grande amico di Don Giovanni Verità, al quale dedicò un ritratto ed altri dipinti, il Lega fu anche un fervente mazziniano che combatté per l'Unità d'Italia fra i volontari toscani a Curtatone e Montanara nel 1848.

Quando ai primi di marzo del 1872 ebbe notizia che a Pisa, a casa Rosselli, Mazzini era prossimo alla fine, si precipitò da Modigliana a Pisa e fece alcuni schizzi dell’esule morente. Li tradusse poi, nello stesso 1872, in questo quadro conservato nella Pinacoteca di Modigliana.

Da oggi la copia viene esposta in modo permanente nella sala 10 del Museo del Risorgimento, quella dedicata alle rivoluzioni del 1830 e ai movimenti democratici in Italia. Sarà così ammirata da un pubblico numeroso che non potrà che restare colpito dall’intensità e dall’efficacia drammatica del dipinto, accanto al quale una targa ricorderà il gemellaggio e la Pinacoteca di Modigliana ove è esposto l’originale.

Nel 1873 il Lega realizzò un’altra versione del “Mazzini morente” che però non ebbe fortuna in Italia: fu venduta a Londra ed ora è conservata al Museum of Art di Providence, negli Stati Uniti d’America.

 

 

L’Accademia degli Incamminati

 

L’Accademia degli Incamminati di Modigliana è un’antica istituzione culturale fondata già nel 1660 dal letterato Bartolomeo Campi, coadiuvato dal giureconsulto Marcantonio Savelli. La sua storia nei secoli ha conosciuto alterne vicende, ma continua ancora oggi con l’obiettivo specifico di promuovere lo studio, la valorizzazione e la tutela del patrimonio storico, letterario, artistico e scientifico, dialettale, folcloristico, naturale e produttivo della terra di Romagna, dove l'Accademia è insediata. Tiene periodiche Tornate accademiche, assemblee e adunanze. Quella del 2011 si celebrò proprio al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, in occasione del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia.

Fanno parte dell’Accademia eminenti personalità della letteratura, delle scienze, delle arti, delle istituzioni, dell'imprenditoria e del lavoro. Dal 1990 al 1997 è stata presieduta dall’onorevole Pier Ferdinando Casini, che oggi ne è diventato Presidente d'Onore.

 

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Articolo pubblicato il 12/10/2012