La nuova biblioteca centrale, un costoso rudere ai posteri
La Biblioteca (!?!)

La stesura del progetto complessivo si concluse nel mese di marzo 2007

In genere siamo abituati, quando si parla di edilizia pubblica, a penosi racconti di opere abbandonate, fatiscenti, occupate o mai realizzate.

Purtroppo, siccome non c’è mai limite al peggio, la vicenda della “famosa” biblioteca centrale di via Borsellino può, senza ombra di dubbio, guadagnarsi un triste primato.

 

La nostra storia ha inizio nel lontano giugno del 1998, quando l’allora Assessore alla cultura Ugo Perone sollevò il problema dell’inadeguatezza dell’attuale sede di via della Cittadella.

Venne fatto notare che non solo i magazzini librari erano al limite della capienza, ma anche che la ristrettezza degli spazi riservati al pubblico impediva di offrire alla cittadinanza tutti i servizi di una normale biblioteca.

 

Dopo una riunione svoltasi il 9 ottobre 1998, presieduta dal Sindaco Castellani, con gli Assessori alla cultura, all’urbanistica e al patrimonio, si giunse alla scelta dell’ex area industriale di via Borsellino nella Spina 2, come sede più idonea alla realizzazione della nuova biblioteca civica. Tale scelta fu operata in considerazione della posizione strategica dell’area, vicina alle stazioni della metropolitana e della ferrovia, unitamente avvalorata dal vicino raddoppio del Politecnico.

Al bando di concorso internazionale di architettura, venne allegato un accurato programma architettonico, come strumento di orientamento per i progettisti.

 

Il concorso, suddiviso in due fasi, si sviluppò tra il mese di gennaio del 2000 e il mese di marzo del 2001.

L’incarico professionale venne conferito all’architetto Mario Bellini di Milano, sulla base dell’importo complessivo stimato in euro 120.635.551,86 suddiviso tra lotto 1 per euro 116.803.441,66 (biblioteca e teatro) e il lotto 2 per euro 3.832.110,19 (giardini ex Caserma Lamarmora).

 

La stesura del progetto complessivo si concluse nel mese di marzo 2007 a seguito di alcuni ampliamenti progettuali su richiesta del Teatro Stabile di Torino, che portarono ad un aumento del costo stimato in euro 190.515.169,39.

L’impegno economico sostenuto dalla Città ammonta a complessivi euro 16.500.393,00 riguardanti gli incarichi di progettazione, validazione e consulenze specialistiche, di cui euro 14.300.532,00 per l’incarico dell’architetto Bellini.

 

Ciò che intralciò l’attuazione di quanto previsto nel programma fu la drastica riduzione delle possibilità di indebitamento dei comuni introdotta dalla legge finanziaria varata nel 2006. Inoltre nel programma triennale 09/08/2007 fu previsto per il 2008 uno stanziamento di euro 128.400.000,00 per la realizzazione della biblioteca, da realizzarsi nell’ambito del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia ed inserito nel primo progetto inviato al Governo nel marzo 2007.

 

Ad oggi, a causa della crisi finanziaria che si sta attraversando, si stenta ancora a vedere la possibilità da parte del Comune di Torino di finanziare in tempi brevi tale progetto.

Unici rilevanti cambiamenti gli oscuramenti strutturali tramite pannelli recanti, prima lo slogan Olimpico “Passion live here” e successivamente delle celebrazioni dell’Unità Nazionale “Esperienza 150”.

Parole altisonanti per chiacchiere costose ed inconsistenti.

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Articolo pubblicato il 10/10/2012