T R M - Commissione Provinciale al Termovalorizzatore del Gerbido
L'impianto del Gerbido

In visita all'impianto che tratterà i rifiuti metropolitani

Martedì 9 ottobre la II Commissione provinciale presieduta dal Presidente Angela Massaglia si è riunita presso l'impianto del termovalorizzatore del Gerbido; Presidente e Consiglieri, accompagnati da Bruno Torresin, Amministratore Delegato di TRM, hanno potuto constatare lo stato di avanzamento dei lavori che prevedono fin dall’origine la realizzazione di opere di riqualificazione ambientale nelle zone limitrofe alla sua localizzazione.

Gli interventi sono stati concepiti già nel corso dell’iter di localizzazione e successivamente affinati al fine di migliorare il territorio e la qualità di vita dei cittadini e sono stati concordati nel corso di un’importante opera di concertazione territoriale tra TRM e gli stessi enti locali in diversa misura coinvolti nel progetto (la Provincia di Torino e i Comuni compresi nell’area di maggiore influenza dell’impianto).

Nel 2005 la Provincia di Torino ha approvato lo Studio di Microlocalizzazione del termovalorizzatore, definendo contestualmente le opere di riqualificazione territoriale con investimenti a carico di TRM allo scopo di compensare i possibili disagi che la presenza di un impianto di tipo industriale può generare su un territorio e per offrire opportunità importanti per lo sviluppo di un territorio; tali prescrizioni possono essere ricondotte a tre ambiti.

 

Interventi di compensazione ambientale

Al fine di migliorare la qualità ambientale del territorio e la qualità della vita dei residenti nell’area del Gerbido, lo Studio di Microlocalizzazione prevede che TRM riconosca a quelle comunità una compensazione ambientale una tantum al momento della realizzazione dell’impianto.

Tale compensazione ha come obiettivo quello di finanziare interventi di carattere ambientale compresi in un Piano strategico di azione ambientale (PSAA).La predisposizione del PSAA rappresenta un esempio di concertazione territoriale poiché tutti i Comuni interessati dagli interventi sono stati coinvolti e hanno partecipato attivamente alla definizione degli interventi.

Il coinvolgimento delle realtà istituzionali locali è stato completato all’interno del Comitato locale di controllo (composto dai rappresentanti politici e tecnici dei Comuni di Torino, Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta e Rivoli, dalla Provincia di Torino, dall’ARPA e dalle ASL competenti) che dal 2006 porta avanti un’attività di monitoraggio su tutte le fasi di realizzazione e successiva gestione dell’impianto; infatti, tale organo ha rappresentato la sede della condivisione dell’intero iter di definizione degli interventi di compensazione come luogo primario di confronto e condivisione di tutti gli accordi tra gli enti coinvolti.

TRM partecipa al finanziamento dei suddetti interventi ambientali nella misura del 10% dell’importo dei lavori del termovalorizzatore aggiudicati (24.390.920 €).

Secondo quanto previsto dall’ “Accordo di Programma per la progettazione degli interventi compresi nel Piano Strategico di Azione Ambientale connesso al termovalorizzatore del Gerbido” -stipulato in data 21 novembre 2008 tra i Comuni interessati dagli interventi (Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta, Rivoli e Torino), la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, l’ ATO-R e TRM -quest’ultima ha, ad oggi, erogato agli Enti beneficiari (Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta, Torino e la Provincia di Torino) la prima quota della compensazione pari al 10% dell’importo complessivo (2.439.092 €).

Le successive quote di erogazione saranno fornite a fronte del rilascio a favore di TRM di una garanzia a prima richiesta da parte degli Enti beneficiari.



Miglioramento della viabilità.

Al fine di ottimizzare la connessione stradale del sito d’impianto al sistema delle infrastrutture, preservando così il traffico privato da un aggravio legato ai mezzi di servizio all’impianto, lo Studio di Microlocalizzazione prevede interventi sulla viabilità a cui contribuisce TRM con risorse proprie.

Nel rispetto dell’ “Accordo di Programma per la realizzazione della viabilità di accesso connessa al termovalorizzatore del Gerbido” stipulato tra TRM, Provincia di Torino, Città di Torino, Città di Orbassano e S.I.T.O. S.p.a. in data 03/04/2007, la Società ha ad oggi erogato 443.300 € alla Città di Torino e 1.217.233 € alla Provincia di Torino. All’affidamento dei lavori dell’intervento C di cui al suddetto Accordo di Programma, TRM erogherà alla Provincia di Torino i restanti 242.742 € per un contributo complessivo pari a 1.903.276 €.



Teleriscaldamento.

Lo Studio di Microlocalizzazione prevede tra le misure di compensazione l’implementazione delle reti di teleriscaldamento: a seguito di accordo con i soggetti operanti sulla rete, TRM contribuirà con risorse proprie (4.000.000 € complessivi) per favorire la connessione della rete all’impianto.

Il finanziamento

Il termovalorizzatore di Torino ad oggi rappresenta la più grande infrastruttura pubblica italiana finanziata utilizzando la tecnica del project finance: richiederà l’impegno di 413 milioni di euro da parte degli istituti finanziatori (Contratto di finanziamento siglato il 21 gennaio 2010), a cui si aggiungono 59 milioni messi a disposizione dai Soci di TRM, tramite l’immissione di nuovo capitale sociale (in aggiunta ai 31 milioni già versati prima della definizione dell’operazione di finanziamento).

La scelta di ricorrere ad un finanziamento di questo tipo è stata dettata dalla volontà di TRM di non gravare eccessivamente sui propri Soci, ma di ricorrere a mezzi di debito che la Società restituirà - quando l’impianto sarà in esercizio - grazie ai ricavi che deriveranno dalla vendita dell’energia prodotta, dalla tariffa di smaltimento e dai certificati verdi attribuiti all’impianto per la quota parte di rifiuti biodegradabili.

Il finanziamento da parte delle banche prevede due linee di credito: una “Linea Base” di 375 milioni per sostenere costi di investimento, di avviamento e oneri finanziari in fase di costruzione ed esercizio provvisorio ed una “Linea IVA” di 38 milioni per finanziare l’IVA durate il medesimo arco temporale.

 

Linea Base

Linea IVA

Ammontare (EUR)

375.00.000

38.000.000

Periodo Disponibilità (anni)

5

5

Periodo Ripagamento (anni)

15

su base revolving, entro il 2017

Durata complessiva della linea (anni)

20

8



Il progetto vede la partecipazione di primari istituti quali BNP Paribas, Banca Europea degli Investimenti (BEI), Unicredit e SACE a cui si è affiancata successivamente la Banca Popolare di Vicenza.

Il finanziamento si caratterizza per una serie di elementi innovativi quali:

  • la partecipazione di BEI che condivide il rischio con gli altri soggetti finanziatori, per la prima volta in Italia, sin dalla fase di costruzione;

  • la partecipazione di SACE in un’operazione di project finance per la prima volta in Italia;

  • la stessa struttura del finanziamento, caratterizzata oltre che dalla partecipazione diretta di BNP Paribas, BEI ed Unicredit, anche dalla presenza di una porzione di finanziamento in cui BEI fornisce liquidità a BNP Paribas che a sua volta viene contro-garantita da SACE.

 

Lo stile architettonico

Pensando al termovalorizzatore come a una struttura al servizio dei cittadini e integrata nel territorio, TRM ha scelto di dedicare una cura particolare agli aspetti estetici dell’impianto e alla riqualificazione dell’area. Il compito è stato affidato a Stile Bertone che ha sviluppato un progetto architettonico con un design accattivante in armonia con il contesto.

Il linguaggio architettonico utilizzato è quello della purezza geometrica e lineare delle forme; la qualità architettonica sottolinea l’elevato contenuto tecnologico dell’impianto, nel massimo rispetto per la natura circostante.

Sull’asse principale sono allineati il corpo dell’impianto, il camino e la palazzina polifunzionale, in modo da creare un punto di vista privilegiato per chi accede al termovalorizzatore.

La palazzina polifunzionale, destinata anche all’accoglienza dei visitatori, si sviluppa su pianta rettangolare ed è caratterizzata da una facciata a vetri che dà luce al giardino d’inverno interno.

Il corpo principale, composto da volumi di diverse dimensioni destinati alle varie parti del processo, si presenta come un grande parallelepipedo incorniciato sui due lati lunghi da pareti verticali di colore chiaro che metaforicamente si pongono a protezione del cuore dell’impianto. Le finestrature consentono un’illuminazione naturale all’interno del corpo che accoglie le griglie di combustione e il trattamento dei fumi.

La facciata dell’impianto è costituita da una grande vetrata inclinata, su cui scorre un velo d’acqua a cascata.  La vetrata abbraccia il camino del termovalorizzatore, alto 120 metri, la cui forma regolare e geometrica ne evidenzia la dignità architettonica. La sommità del camino ospita una terrazza panoramica servita da un ascensore trasparente, che permette ai visitatori di ammirare lo skyline urbano torinese e spaziare con lo sguardo fino al Monviso da una posizione inedita.



                                                     

 

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Articolo pubblicato il 09/10/2012