Affidamenti diretti: dimissioni obbligatorie per chi ha sbagliato
Il Palazzo del Comune

Marrone (Pdl): "Termine per i coming out"

 

"La sfilata quotidiana di scheletri di affidamenti diretti "sospetti" dall'armadio del centrosinistra dimostra che in casa Castellani-Chiamparino-Fassino più che un armadio c'e' una fossa comune, ma a rischiare di venire travolta non e' solo la credibilità della maggioranza, bensì la stessa azione politica e amministrativa del Comune di Torino

 Lo osserva Maurizio Marrone, Coordinatore Vicario del PDL torinese e Consigliere Comunale, che spiega:

"In questa fase in cui e' messa addirittura in discussione la sopravvivenza di un'autonomia amministrativa cittadina, la politica torinese non può permettersi di inseguire lo stillicidio mediatico quotidiano degli scandali "sinistri" ne' va tuttavia sacrificata quella trasparenza amministrativa che può e deve mettere fine all'ingiustizia autoreferenziale del c.d. Sistema Torino".

"Per questo motivo - conclude Marrone -  lancio una proposta al Sindaco Fassino: ponga un termine entro il quale chi abbia disposto o ricevuto un affidamento senza gara in conflitto di interessi possa autodenunciarlo motivando le sue scelte o semplicemente chiedendo scusa; chi invece venisse beccato successivamente senza aver fatto "outing" sia costretto a dimissioni immediate".

 

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Articolo pubblicato il 08/10/2012