Regione - Costi della Politica: "Ingiurie e minacce al Pdl da Bono e Biolè"
Il Consiglio regionale del Piemonte

Lo afferma il Consigliere Massimiliano Motta

“Con il lancio delle banconote Bono ha etichettato l’Aula come un covo di tangentari e in un immediato confronto verbale, poi proseguito fuori dall’Aula e su Facebook, mi ha promesso che l’avrebbe fatta pagare a me e alla mia famiglia. Quello che va ad iniziare è un processo-farsa, il cui unico fine è quello di spillare soldi”.

 

 Così Massimiliano Motta, consigliere regionale del Pdl, commenta l’avvio del procedimento, fissato per il prossimo 15 ottobre, che lo vede accusato dal consigliere Bono di percosse e minacce. Il fatto si riferisce a un episodio che risale al 30 dicembre 2010, quando nell’Aula di Palazzo Lascaris si stava discutendo una legge per la riduzione delle indennità dei consiglieri.

 

 

“Bono e Biolé – spiega Motta – hanno chiesto di procedere davanti al Giudice di Pace per spillarci dei soldi, avrebbero potuto denunciarmi ed attendere la giustizia ordinaria. Questa mossa è invece un palese tentativo di ottenere un risarcimento economico: Bono e Biolé in Consiglio fanno le sceneggiate, ma gli interessano solo i soldi. Se verrò condannato, ammesso che esista reato, piuttosto di dare 1 euro a Bono e Biolé o al Movimento 5 Stelle preferisco la galera o i lavori socialmente utili”.

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 04/10/2012