Decreto Salva-Comuni
Il Comune di Torino

Marrone (Pdl): "Fassino non perda il treno per orgoglio, o per paura dei controlli?".

"Se Napoli e Palermo piangono Torino certamente ha poco da ridere. Eppure non si parla del capoluogo piemontese tra i Comuni in pre-dissesto ricompresi dal Decreto Salva-Comuni. Speriamo che Torino non perda questo treno per l'orgoglio di Fassino, rinunciando ad approfittare del piano di risanamento governativo".

 

Lo afferma Maurizio Marrone, Coordinatore Vicario del PDL torinese e Consigliere Comunale, che si domanda:

 

"Quello stesso Sindaco Fassino che ha portato Torino fuori dal Patto di Stabilita', che sta esternalizzando gli asili, svendendo le municipalizzate e rincarando tutti i tributi per evitare il commissariamento, si e' forse dimenticato che Torino vanta il debito record tra tutte le città italiane? Perché non e' a Roma a battere i pugni sul tavolo per essere coinvolto dal Decreto Salva-Comuni?".

 

"Sarebbe già grave se si trattasse di orgoglio politico per non dover ammettere il fallimento della sinistra nei decenni di amministrazione cittadina, sarebbe imperdonabile se invece si trattasse di timore per il giro di vite sui controlli interni e della Corte dei Conti che il decreto accompagna alla dilazione del debito e al fondo di rotazione".

 

Aggiunge Marrone che insiste e annuncia:

 

"Timore fondato  tenendo conto del panico scatenato in Giunta dal cd che svelerebbe gli affidamenti diretti deliberati senza gara dal Comune di Torino negli ultimi 5 anni. Fassino permetterà davvero che muoia Torino con tutti i filistei della sinistra solo per coprire eventuali scheletri nell'armadio del PD? Lo scopriremo quando la Sala Rossa si esprimerà sulla mia mozione che impegnerà la Giunta a inserire Torino nel Salva-Comuni"..

 

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Articolo pubblicato il 04/10/2012