Quest’anno i ristoratori hanno esagerato suscitando una giusta polemica
I dehores di bar e ristoranti sono ormai un fenomeno frequentissimo nella nostra città.
Il più delle volte abbelliscono il locale con le loro proporzioni grandi o piccole e le loro forme più strane in legno o in ferro battuto ogni idea è buona purché attiri l’avventore.
In Piazza IV Marzo, un area da poco restaurata e riqualificata tra la Torino antica delle Porte Palatine, la quiete di Palazzo Reale e il movimento di Via Garibaldi, questi dehores sono da sempre presenti e anzi danno, alla stessa piazza, un aria quasi parigina.
Purtroppo però quest’anno i ristoratori hanno esagerato suscitando una giusta polemica.
Non hanno più rispettato le dovute dimensioni e questo risulta evidente a prima vista:
“Tavoli e sedie - dice Elena R. - occupano il suolo quasi a lato strada, a pochi centimetri dal parcheggio a raso delle auto in sosta”.
Situazione questa che va contro ai criteri del regolamento comunale n°287 sull’occupazione del suolo pubblico mediante allestimento di dehores stagionali o continuativi.
Così la scorsa settimana sono scattati i primi controlli che hanno portato ad una drastica riduzione del suolo occupato.
Purtroppo certi atteggiamenti vanno a discapito non solo dei cittadini che si vedono privati di spazi di sosta e di transito ma anche degli stessi ristoratori che, pur comportandosi a termini di legge, vengono criticati a causa dei loro “selvaggi colleghi”.
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Articolo pubblicato il 02/10/2012