Alfa Teatro: il piccolo di Torino
La platea di Alfa Teatro

Alfa Teatro compie 24 anni e non è un teatro sovvenzionato dall’Ente Pubblico, ma solo dal pubblico

“il mondo della cultura

non è un universo separato dal resto della società ma una sua componente essenziale.

A seguito di numerosi e concomitanti fattori, sembra avanzare una sorta di delegittimazione dell’intero sistema culturale di rilevante portata e foriera di possibili, rovinose conseguenze.

Da un lato la forte contrazione dei finanziamenti Ministeriali, combinata alla crisi finanziaria delle autonomie locali, sta provocando un aggravamento di dinamiche che la crisi globale economica e finanziaria ha messo in moto con effetti a  lungo periodo.

Dall’altro lato, la gravità dei fatti emersi circa la “malagestione del Premio Grinzane” e la martellante campagna mediatica ha alimentato, soprattutto nell’opinione pubblica, la necessità di ridurre gli investimenti e i contributi in un settore descritto come “troppo generosamente assistito” caratterizzato da forti privilegi e sottratto nella sua generalità ai meccanismi pubblici dei controlli di gestione”.

 

Dalla sua prima stagione sono passati 24 anni e la Famiglia Grilli è ancora li, all’Alfa Teatro di via Casalborgone a gestire e coordinare le molteplici attività che accompagneranno il pubblico torinese ( e non solo) durante tutta la stagione 2012/2013.

 

34 gli anni di attività in campo culturale, 24 gli anni di attività gestionale della sala, 84 gli spettacoli di cartellone, 15870 le presenze pubblico registrate la passata stagione, 3 le compagnie di proprietà, oltre 15000 le marionette collezionate, 100 gli spettacoli distribuiti nel 2012. Nel nostro piccolo un po’ di cultura la muoviamo anche noi in questa città candidata a essere città di cultura.

 

ah…se solo potessi appartenere al salotto dei (fortunati), con questi numeri godrei anch’io d’aiuti pubblici ma aimè per  gente come noi, di libero vi è solo il soggiorno ove il soggiornarvi perenne è cosa certa”.

 

Qualche anno fa e più precisamente tre anni fa quando Marco Grilli ereditò la direzione dell’Alfa, si chiese:

 

“ Rischio, rinuncio al contributo pubblico, dimostro con i fatti che il teatro vive anche senza contributi e poi son certo che sarà piacere dell’Ente riconoscere la buona gestione".

 

La buona gestione gli è riconosciuta:

 

"Peccato che vi sia la crisi e con la crisi le casse sono in crisi, le menti sono in crisi, il pensare è in crisi, la politica è in crisi, i destini sono in crisi  e le speranze morte.  Fortunatamente c’è il Pubblico, quelli che nel calcio vengono definiti “ il 12 uomo”, quelli che nel nostro mestiere sono gli “attori n° 1”. È a quel n° 1 che dedico il primo grazie per la nuova stagione, è a quel n° 1 che devo la fortuna di avere un lavoro e fare una professione che amo".

 

Per il Pubblico che c’è, per quello che ci sarà, ma anche per chi ancora in questo teatro non è venuto Marco Grilli presenta la sua III stagione, la XXIV per ALFA TEATRO.

 

Le stagioni sono e rimangono quattro: l’operetta con un programma di ritorno ai “classici”, la prosa che punta sui “ classici”, la classica Giorni di Festa, teatro per bambini e il cabaret che quest’anno si presenta con un format “classico” ma nuovo per il nostro pubblico.

Numerose le compagnie in cartellone, dalla prosa al teatro ragazzi, saranno 47 le ospitalità di quest’anno per un totale di 94 titoli, veglione di capodanno compreso.

 

Alfa Teatro, oltre a programmare spettacoli è anche formazione: due le scuole di teatro, una per adulti il lunedì dalle ore 20.00 alle ore 23.00 e una per bambini dai 4 ai 12 anni il martedì dalle 17.00 alle 19.00.

Piccola parentesi: (I nostri allievi lavorano sul palcoscenico e questo perché la nostra scuola ha sede dentro un teatro e non in un salone).

 

Ultime prime

  • Ritorna il 2 febbraio l’appuntamento con “Illusion, a un passo dalla magia”, il grande spettacolo di illusionismo che Alfa Teatro da anni organizza con il Circolo della Magia di Torino.
  • Alfa Music got talent è un concorso musicale che Alfa Teatro organizza in collaborazione con i Noir Project e un’etichetta discografica AFI. Il concorso musicale che partirà a novembre darà al vincitore la possibilità di partecipare alle selezioni di Sanremo Giovani 2014 più la registrazione di due tracce in uno studio professionale assistito da arrangiatori. Tutte le date del concorso saranno a ingresso gratuito.
  • Cabaret Live Tv, il format di cabaret che quest’anno prende il posto dello storico Zelig Lab. Ingresso a 5,00€, il giovedì ogni 15 giorni dall’ 8 novembre al 16 maggio.
  • Gran Veglione di Capodanno il 31 dicembre con spettacolo, degustazioni e animazione a soli € 60,00 a persona.

 

Essendo che l’accesso alla cultura è un diritto di tutti, oltre che un dovere, Alfa Teatro continuerà con la sua politica “low cost” con biglietti da € 5,00 per il cabaret, € 10,00 per la prosa ad un massimo di € 25,00 per l’operetta.

 

Marco Grilli, Direttore Artistico e Progettuale di ALFA TEATRO TORINO, conclude: 

 

"Il Teatro per me è come una scuola, e come tutte le scuole ha un metodo che deve viaggiare giorno per giorno per essere migliorato. Per me non esiste nessun testo rivelato o canonico, c’è in me un concetto chiaro che mi dice che in questa "scuola" tutti possono essere insegnanti solo se accettano di rimanere anche allievi.

 

Apprendere, imparare e quindi crescere, migliorare e ricercare ogni giorno la luce indicata dal nostro essere e dal nostro percorso. Viviamo per dire e per fare, per lasciare la promessa di un’ "arte nuova" ai posteri. La scuola ci aiuta e noi con la scuola dobbiamo aiutare la nostra società.

La cultura è una vecchia ricerca intellettuale per la società, una ricerca che deve portare alla verità, al migliorare la vita di tutti. Spesso questo non succede ed ecco il caos… tutti hanno ragione, tutti sono migliori, tutti sono il giusto... Io cerco di essere diverso: capire, ascoltare, accogliere il "diverso d’opinione".

 

Il mio deve e voglio che sia uno sforzo di perfezionamento intellettuale e comportamentale che deve avere come traguardo la fiducia della gente, cioè di quel pubblico che giorno dopo giorno cerchiamo di conquistare e fidelizzare. È la società che migliora o peggiora la società, e la società è fatta di persone, spesso molto diverse tra loro, ma con molti punti in comune.. spesso dimenticati o non pienamente appresi.. a volte addirittura disconosciuti per partito preso.

La mia politica culturale, la mia voglia di confronto e la mia direzione artistica nasce dall’esigenza di migliorare la società senza seguire un unico assoluto pensiero, ma prendendo il meglio di tutto ciò che è sposabile. Il benessere culturale non deve essere solo sinonimo di liberismo, ma deve essere un diritto assicurato a tutti".

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Articolo pubblicato il 28/09/2012