"Il nuovo articolo 3, rubricato "Accertamento", che la Giunta Fassino vorrebbe inserire con apposita delibera nel nuovo Regolamento delle Procedure Sanzioni Amministrative e' in realtà un cavallo di Troia per un giro di vite sanzionatorio che potrebbe addirittura azzerare i presupposti di ricorso per l'annullamento delle multe da parte dei cittadini":

Lo denuncia Maurizio Marrone, Coordinatore Vicario del PdL torinese e Consigliere Comunale, che spiega:

"Si tratta di una specie di sanatoria preventiva per tutti gli errori che la Polizia Municipale possa commettere nell'accertamento della violazione: sono definite mere irregolarità, emendabili in sede di emanazione dell'ordinanza-ingiunzione".

I possibili errori:

a) meramente materiali contenuti nel processo verbale di accertamento in merito alle circostanze di tempo e di luogo nei quali la violazione e' avvenuta, che non ne cagionino l'incertezza assoluta;

b) concernenti le responsabilità del responsabile, nel caso in cui sia possibile identificarlo in base ad altri elementi desumibili dall'attività di accertamento compiuta;

c) circa la individuazione della norma violata, allorquando l'ordinanza ingiunzione sia emessa per fatti inclusi fra quelli contestati; all'errore e' equiparata l'omissione".

Si afferma inoltre che non e' più necessaria la coincidenza tra il momento di commissione dell'illecito e la sua constatazione da parte dell'Autorità.

"Di fronte alle risapute condizioni delle casse comunali in profondo rosso un simile regolamento deve mettere i brividi a tutti i torinesi, siccome questa licenza di sbagliare in mano alla Polizia Municipale consentirà al Sindaco Fassino di far pagare il debito miliardario del Comune interamente ai cittadini a colpi di multe, nemmeno più impugnabili di fronte al giudice".

Questa la conclusione di Marrone, che annuncia un emendamento per stralciare tale articolo dalla delibera.

26 settembre 2012