Tagli alla Sanità: in pericolo salute, qualità della vita ed in alcuni casi la stessa vita dei cittadini
L'ospedale di Rivoli

Il Consigliere regionale Daniele Cantore (Pdl) difende l'importanza di strutture indispensabili

 “Chiudere l’emodinamica di Rivoli o quella del San Luigi di Orbassano non vuol dire razionalizzare e tagliare le spese, ma sacrificare due strutture di grande eccellenza al servizio del cittadino. Difendere le due emodinamiche non vuol dire difendere primari e medici, ma salvare la vita di molti cittadini”.

 

Questo è il pensiero di Daniele Cantore, Consigliere Regionale del Piemonte (PDL), in merito all’ipotesi di chiusura delle sale di emodinamica nelle strutture ospedaliere dei due importanti centri del torinese; il Consigliere aggiunge:

 

“Rivoli ed Orbassano sono due eccellenze a livello piemontese con numerose procedure coronografiche e angioplastiche consistenti (Rivoli ha numeri più elevati perché afferiscono anche ai pazienti di Pinerolo, Susa, Avigliana, Giaveno e Venaria). Infatti proprio grazie alla sala di Rivoli ed alla due del San Luigi, tutte e due le strutture - che stanno peraltro dietro ad un DEA - hanno in questi anni salvato diverse vite”.

 

“Come oramai tutti sanno - prosegue Cantore - oggi l’infartuato deve essere trattato in tempi determinati nelle strutture di emodinamica e penso che nessuno voglia tornare per le urgenze cardiologiche alla trombolisi, con trasferimenti secondari pericolosi e costosi”  che insiste:

 

“Sto rielaborando dei documenti predisposti in questi anni da autorevoli esperti che prevedendo l’integrazione dei due laboratori potrebbero garantire un servizio ancora migliore, con un risparmio reale in termini di costo per quanto riguarda attrezzature, materiale di consumo e personale”.

 

 Cantore pone l’attenzione anche su un’altra eccellenza, il robot in urologia al San Luigi utilizzato per la prostatectomia radicale (che secondo numerosi studi scientifici, presenta elevatissime percentuali di mantenimento della potenza sessuale e della continenza urinaria senza compromissioni dei risultati oncologici), per la pieloplastica, per la nefrectomia parziale in casi selezionati:

 

"Il robot deve rimanere ad Orbassano - precisa il Consigliere Pdl -  non solo perché lì è nato nel luglio del 2008, ma anche perché il San Luigi è il riferimento della rete che comprende l’ASL 3, il Mauriziano e il Martini".

 

Proprio su questo ultimo punto Cantore approfondisce la questione:

 

 

“Voglio ricordare inoltre che quando si decise di mettere in rete il Mauriziano con il San Luigi e non con il Giovanni Bosco (soluzione su cui mi sono adoperato molto), una delle riflessioni fu anche quella che il San Luigi è da considerare, essendo localizzato nell’area metropolitana, una struttura della “grande Torino” e non di “fuori Torino”, già utilizzata da molti residenti in Torino. Non ha senso che venga spostato all’interno degli oramai superati confini della città di Torino”.

 

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Articolo pubblicato il 20/09/2012