Regione Piemonte - Costi della politica: "Eliminiamo Assessori esterni e riduciamo il numero dei Consiglieri da 60 a 50"

Lo sostiene Luca Pedrale, Presidente del Gruppo consiliare Pdl

“Alla prossima riunione del ‘Tavolo di Concertazione per la riduzione dei costi della politica’ proporrò l’eliminazione di tutti i 14 assessorati esterni che attualmente lo Statuto del Consiglio regionale consente di nominare. Inoltre chiederò la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 60 a 50”.

 

Lo annuncia il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale.

 

“Con questi provvedimenti – spiega Pedrale – si potranno davvero ottenere dei fortissimi risparmi nelle spese della Regione: considerando che un consigliere costa al Consiglio regionale, per i cinque anni della legislatura, circa un milione di euro lordi, l’eliminazione di 10 consiglieri consentirà un risparmio di 10 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 14 milioni di euro derivanti dall’abolizione dei 14 assessori esterni. In tutto, dunque, in una legislatura si risparmierebbero 24 milioni di euro, risorse che potranno essere destinate alla sanità, all’assistenza e al settore del lavoro”.

 

“E’ assurdo – precisa Pedrale – che esista la possibilità di nominare degli assessori esterni. Ero e sono sempre stato contrario a questo tipo di scelta, perché è antieconomica e antidemocratica: gli assessori devono rimanere consiglieri regionali, perché così si evita il raddoppio delle spese. Un assessore regionale dimettendosi fa infatti subentrare un altro consigliere e determina quindi una maggiore spesa".

 

Dunque una scelta sbagliata sotto il profilo finanziario, ma anche da un punto di vista democratico, in quanto un assessore esterno che si dimette da consigliere non ha più una vera libertà e autonomia politica perché ha paura di dissentire dalle decisioni del presidente della Giunta regionale che lo ha nominato.

 

E’ un timore psicologico e umano comprensibile, ma che è sbagliato da un punto di vista democratico e ingiusto soprattutto per chi è stato votato con le preferenze e ha ricevuto la fiducia di migliaia di cittadini piemontesi. Un discorso che vale per qualsiasi Giunta regionale, ed esperienze analoghe le abbiamo anche nei Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti e nelle Province, dove anche in questo caso gli assessori devono dimettersi da consigliere.

 

“Oltre all’eliminazione degli assessori esterni – prosegue Pedrale – anche la riduzione del numero dei consiglieri regionali del Piemonte da 60 a 50 porterebbe un grande risparmio: essendoci meno consiglieri, ci saranno anche, di conseguenza, minori finanziamenti e fondi ai Gruppi regionali”.

 

“Inoltre – aggiunge ancora Pedrale – proporrò la certificazione dei bilanci dei Gruppi da parte di un revisore dei conti e la sua pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione e on-line, oltre all’abolizione delle autocertificazioni e dei monogruppi. Su quest’ultimo tema è però necessario il coinvolgimento dei singoli monogruppi e convincerli a sciogliersi volontariamente e ad aggregarsi tra loro o con i gruppi maggiori”.

 

 

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Articolo pubblicato il 20/09/2012