Presto al via i lavori per il disalveo dei fiumi
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Lo annunciano i Consiglieri Pdl Ravello e Pedrale

“La maggioranza di centrodestra al governo della  Regione Piemonte è intervenuta a livello normativo, dopo anni di immobilismo, per semplificare le procedure necessarie alla pulizia degli alvei e rendere più sostenibile, anche dal punto di vista economico, la manutenzione degli alvei da parte non solo dell’ente pubblico, ma anche dei privati”.

 

E’ quanto precisano l’assessore regionale all’Ambiente Roberto Ravello e il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale, componente della Commissione Ambiente della Regione.

 

“Grazie, infatti, all’articolo 21 della  legge regionale n. 10, approvata l’11 luglio 2012, e alla delibera della giunta regionale del 12 ottobre 2011. n. 10, la Regione – spiegano Ravello e Pedrale – ha potuto avviare il processo necessario per garantire la corretta gestione dei sedimenti degli alvei dei fiumi”.

 

“I primi due bandi per consentire le operazioni di disalveo – precisano i due esponenti del Pdl – sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale dello scorso 22 marzo. Il primo bando fa riferimento alla ‘confluenza Po-Dora Baltea’, nei Comuni di Brusasco, Crescentino e Verrua Savoia,  e consiste nell'asportazione di 182 mila metri cubi di inerti e in interventi per il ripristino del funzionamento del sistema ecologico, in modo da favorire la capacità del terreno di assorbire l'acqua, su una superficie complessiva di circa 25 ettari. Il secondo bando si riferisce invece alla ‘confluenza Po-Sesia’, nel Comune di Frassineto Po, al confine con la provincia di Vercelli, e consiste nell'estrazione di circa 634 mila metri cubi di materiali inerti e in interventi di ricostituzione dell'ambiente naturale su una superficie complessiva di circa 220 ettari”.

 

“Entro un paio di settimane – concludono Ravello e Pedrale - termineranno le procedure dei bandi e potranno così iniziare le procedure per le concessioni minerarie propedeutiche all’avvio delle operazioni di disalveo. Inoltre,  le amministrazioni pubbliche locali e i cittadini residenti nelle zone adiacenti ai fiumi sono invitati a segnalare all’assessorato regionale all’Ambiente e all’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) le situazioni di rischio causate dagli inermi in eccesso e a richiedere un sopralluogo urgente”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 17/09/2012