"Fassino ascolti Marrone e chiuda i Centri Sociali"
Il Centro Sociale di corso Regina Margherita

Il Consigliere regionale Pdl Massimiliano Motta sugli sviluppi dell'agguato Adinolfi

“Con l'ultimo arresto Torino si conferma culla di violenti eversivi. Non è difficile immaginare che questo personaggio frequentasse almeno uno delle decine di centri sociali torinesi, ai quali il Comune paga addirittura le bollette. Questi luoghi si confermano ancora una volta centri di aggregazione per eversivi e delinquenti organizzati. Fassino prenda una decisione saggia: accolga la proposta del Consigliere comunale del Pdl Marrone e li chiuda”.

 

Così Massimiliano Motta, consigliere regionale del Pdl, dopo la notizia dell'arresto, a Torino, di uno dei due presunti aggressori dell'ad dell'Ansaldo Nucleare, l'Ing. Roberto Adinolfi.

 

“Il Pdl – attacca Motta – chiede ormai da anni di chiudere i centri sociali torinesi, ma Chiamparino prima e Fassino dopo hanno adottato la pratica dello scaricabarile arrivando a tirare in ballo l'ordine pubblico. Subire i raid dei No-tav, avere in casa cellule delle Nuove BR, degli Anarco-Insurrezionalisti, invece, fa sentire i torinesi molto più tranquilli”.

 

“Il consigliere comunale del Pdl Maurizio Marrone – prosegue Motta – ha presentato una mozione bipartisan con il collega Sbriglio per promuovere l'alienazione delle case occupate. Spero che, alla luce dei fatti odierni, la maggioranza converta il proprio atteggiamento ostile a questa manovra, che ha due effetti positivi: il Comune recupererebbe un controvalore di 10 milioni di euro e si libererebbe definitivamente di questi centri di reclutamento per violenti organizzati”.

 

“Basta difendere i teppistelli – conclude Motta – il Comune venda gli immobili per tappare i buchi di bilancio dell'allegra gestione Chiamparino-Fassino e garantisca ai cittadini quella sicurezza e tranquillità che chiedono a gran voce da anni”.

 

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Articolo pubblicato il 15/09/2012