"Dopo Napoli la Corte dei Conti si esprima sulla gestione regionale Bresso"
Il logo del Movimento

Lo sollecita il Consigliere regionale di Progett'Azione Gianluca Vignale

È di queste ore la notizia di un sequestro di immobili e conti correnti dell’ex sindaco di Napoli, Iervolino e di alcuni suoi ex assessori e dirigenti comunali, per aver danneggiato le casse dell’amministrazione comunale pagando canoni di fitto per locali inutilizzati. Se condannati, verseranno dalle proprie tasche un totale di 3 milioni e 287 mila euro.

 

"Se ci congratuliamo con il buon lavoro svolto dalla magistratura contabile - afferma Vignale - chiediamo ora  alla Corte dei Conti di pronunciarsi  sulle “rilevanti criticità gestionali, che abbracciano tutto il triennio 2008-2010”, riportate Relazione sulla gestione finanziaria della Regione Piemonte - esercizio finanziario 2010 con serie storiche a partire dal 2008”.

 

In particolare, la magistratura contabile si soffermava sulla  deliberazione  n. 65- 13718 del 29 marzo 2010   – ovvero il giorno in cui si svolgevano le elezioni regionali-  con la quale la giunta regionale ha disposto la cancellazione di impegni già assunti ma non ancora liquidati per almeno il 16% del totale.

 

Nel merito la Corte dei Conti così si esprimeva: “Desta forti perplessità, in proposito, la mancanza, nell’esercizio 2010, del corrispondente impegno di spesa (….). Tale situazione non appare informata a corretti criteri di contabilità. La reale entità del debito regionale, infatti, non appare corrispondente a quanto emerge dai documenti contabili, con inevitabile ricaduta sul risultato finale di amministrazione. (..) Tale situazione non appare informata a corretti criteri di contabilità. La reale entità del debito regionale, infatti, non appare corrispondente a quanto emerge dai documenti contabili, con inevitabile ricaduta sul risultato finale di amministrazione”.

 

Oltre a questo la Corte dei Conti notava come di fronte ad una situazione patrimoniale della Regione Piemonte di 872.167.475,19 euro, la resa annua era di appena 235. 631,73 euro.

 

"È evidente - ha concluso il Consigliere di Progett'Azione -  che di fronte alle tante criticità rilevate dalla Corte dei Conti, ora anche i piemontesi attendano una pronuncia della magistratura contabile. È arrivato il momento di sapere se in Piemonte cancellare impegni di pagamento per rispettare il patto di stabilità e non far fruttare il patrimonio pubblico, sia oggetto di una pronuncia di responsabilità da parte della magistratura contabile, per danneggiamento delle casse regionali o no".

 

 

 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/09/2012