Nuovi tagli sul trasporto pubblico locale

A Torino utilizzare l'auto ormai costa troppo ma anche i mezzi pubblici sono cari e diminuiscono le corse

Nelle ultime settimane si è assistito nel capoluogo piemontese a due tendenze, apparentemente in contraddizione, su come i torinesi debbano e possano spostarsi più agevolmente in città.

L'auto è diventata un lusso sempre più per pochi dal momento che, tra parcheggi a pagamento, zone ZTL, strisce blu in aumento (in autunno è prevista una loro estensione anche a Santa Rita, Aurora, Campidoglio e San Paolo), caro benzina che sfiora i 2 euro al litro e zone pedonali, conviene sempre meno usarla.

Da un punto di vista sia ambientale sia dei costi, tutto ciò dovrebbe spingere i cittadini a utilizzare maggiormente i mezzi di trasposto pubblico e così è stato: nei primi mesi del 2012 si è avuto un +12% di passeggeri per il circuito GTT.

D'altra parte la realizzazione della metropolitana e l'offerta qualitativa e quantitativa di mezzi su molte linee hanno spinto i torinesi a risparmiare sui costi di viaggio e a rimanere meno imbottigliati nel traffico cittadino.

Ed ecco la contraddizione degli ultimi giorni. Poichè le risorse sembrerebbero essere sempre meno, c'è l'obiettivo di tagliare circa il 17% dei chilometri percorsi abitualmente dalle linee GTT.

Inizialmente, a partire dal prossimo 12 settembre, tra le ore 6 e le 20 verranno tagliate 500 corse per ciascuna direzione su un totale attuale quasi 7000 e per chi, come il sottoscritto, si trova quotidianamente schiacciato nelle ore di punta su due mezzi come metro e linea 4 (che sono tra l'altro quelli più frequenti), ci domandiamo quale sia la strategia di tutto ciò: se usare l'auto è diventato quasi impossibile e utilizzare bus e tram rischia di diventare una corsa a spintoni per entrare sui mezzi che diminuiranno, il nostro futuro sarà solo più il bike sharing?

 

Marco Pinzuti

 

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Articolo pubblicato il 06/09/2012