"Il Sindaco Fassino inadeguato a tagliare la spesa"
Palazzo Civico

Lo afferma Maurizio Marrone, Consigliere comunale Pdl

"Lo dicevamo che il bilancio della Città aveva il fiato corto, di fronte ai prevedibili nuovi tagli del Governo si trova già a terra, mentre la Giunta Fassino ammette pubblicamente di non essere in grado di affrontare l'emergenza: l'unica soluzione prospettata sembra implorare pietà al Governo, semplicemente patetico".

Così commenta Maurizio Marrone, Coordinatore Vicario del PDL torinese e Consigliere Comunale che insiste:

"Se siamo ad un passo dal barato del fallimento lo dobbiamo ad un Sindaco che ha agito da liquidatore piuttosto che da amministratore con rincari alle stelle di tutte le tasse e le tariffe, svalutazione delle partecipate con gare pubbliche andate deserte, lo sforamento irresponsabile del patto di stabilita', tagli a servizi e assistenza sociale mentre il tasso di rigidità della spesa rimane al 50%, abbassato di appena un punto percentuale rispetto all'anno scorso".

"Tutto ciò - ha proseguito il Consigliere Pdl -  perché la sinistra torinese non ha il coraggio di tagliare i carrozzoni clientelari, il parassitismo di un mondo associazionistico superfluo, il mastodontico patrimonio immobiliare lasciato a languire, bocciando in Sala Rossa tutte le proposte dell'opposizione che andavano in questa direzione. Di fronte alla palese inadeguatezza del Sindaco Fassino a fronteggiare una reale spending review in grado di consentire a Torino di superare la crisi, il Consiglio Comunale deve evitare a tutti costi un commissariamento che si annuncia sempre più probabile: prevenire e' meglio che curare".

 

"Prima che Fassino sia commissariato da Roma e' preferibile affiancare alla sua Giunta un team di professionisti estranei al mondo della politica che individui i rami secchi da tagliare senza farsi influenzare dalle logiche partitocratiche che hanno avvelenato decenni di amministrazione cittadina monocolore. Sulle indicazioni di questi "tecnici", fornite secondo il modello privatistico della "due diligence", il Consiglio Comunale rimarrebbe ovviamente sovrano, ma almeno ogni forza politica si assumerebbe finalmente con il voto la responsabilità del salvataggio del Comune di Torino".  

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 30/08/2012