Asti: " “A settembre non apriremo le scuole”
La Provincia di Asti

Lo afferma Maria Teresa Armosino, Presidente della Provincia

Dice la parlamentare presidente della Provincia di Asti:

“Non abbiamo a disposizione i fondi per la manutenzione delle scuole. Non sappiamo neanche che fine hanno fatto i 758 milioni di euro della delibera CIPE destinati all'edilizia scolastica. Non sarò io quella che aprirà una scuola non sicura per un Governo che blocca financo le opere di adeguamento di un quadro elettrico”.

L’on. Maria Teresa Armosino (Pdl), presidente della Provincia di Asti, intervenendo  alla Camera nell’ambito della discussione sul decreto legge 95/2012 (Spending review), ha affermato:

"Si stanno facendo morire le Province sottraendo loro le risorse: non è sicuramente utile trasformarle in enti di secondo grado”.

L’on. Armosino, presidente dell’associazione politico culturale Progett’Azione, nel suo intervento nell’Aula di Montecitorio, ha dichiarato che a settembre non si riusciranno ad aprire le scuole superiori:

“Questo – ha sostenuto Armosino - dirò tornando nella mia terra al prefetto, al questore e a tutti gli organismi di pubblica sicurezza”.

L’on. Armosino si è rivolta idealmente  alla “lobby dei padri e delle madri” per dire che non c'è il diritto all'istruzione secondaria, perché il taglio delle risorse che viene operato porterà tutti gli enti al dissesto. E aprire le scuole assicurando il riscaldamento significherebbe aggravare il dissesto:

“Offro un'altra soluzione – ha aggiunto l’on. Armosino - : dica il Governo che, di qui a fine anno, possiamo pagare solo il 50% degli stipendi. Faremo una scelta tra interessi contrapposti: aprire le scuole o pagare gli stipendi? Credo che questo problema debba essere posto. Credo che la sabbia negli occhi degli ignoranti sia intellettualmente disonesta e moralmente inaccettabile”.

La parlamentare astigiana del Pdl ha ancora insistito sul tema dell’istruzione secondaria superiore:

“Il Governo non ha neanche messo a disposizione i fondi per la manutenzione delle scuole. Non sappiamo neanche che fine hanno fatto i 758 milioni di euro della delibera CIPE destinati all'edilizia scolastica. Sono due anni che in quest’Aula,  per le Province, porto avanti un discorso: la sicurezza delle scuole. Ebbene non sarò io quella che aprirà una scuola non sicura per un Governo che blocca financo le opere di adeguamento di un quadro elettrico”.

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Articolo pubblicato il 03/08/2012