Progett'Azione - Introdotta una forma di Federalismo Fiscale Montano

Lo afferma il Consigliere regionale Gian Luca Vignale, Relatore del DDL 192

Oggi in Prima commissione, redigente, sono stati approvati tutti gli articoli del ddl 192 “Disposizioni organiche in materia di Enti locali”.

 

Grazie agli emendamenti presentati da Progett’Azione, Vignale primo firmatario, tre sono le novità introdotte al  testo e votate oggi.

 

Innanzitutto, a differenza della prima impostazione, non verrà più abrogata l’intero ‘Testo unico delle legge sulla montagna” (legge regionale 2 luglio 1999, n. 16 ), ma solo gli articoli riferiti alla trasformazione delle Comunità Montane.

 

Inoltre, mentre il ddl 192 non prevedeva alcuna risorsa dedicata esclusivamente alla montagna, verrà salvaguardato il “Fondo regionale per la montagna”, che però poggerà su meccanismi di finanziamento basati esclusivamente sulla forza produttiva di ciascuna Unione.

 

Se infatti fino ad oggi il Fondo era finanziato da una quota della fiscalità diretta della Regione e ripartito in ugual misura a Comunità Montane, d’ora in poi sarà costituito sui soli proventi della fiscalità diretta regionale (Irap, diritti di escavazione, addizionale regionale sui canoni idrici e imbottigliamento e da una quota dei fondi ATO), provenienti dalle imprese presenti nei confini delle Unioni Montane e sarà ripartito in modo proporziale rispetto al gettito di entrata secondo un criterio di premialità dell’attività produttiva svolta all’interno dei propri confini.  Ciascuna Unione riceverà quindi una quota del Fondo regionale per la montagna, stimata in base alla superficie e alla proporzione dei tributi diretti regionali incassati dalla Regione all’interno dei propri confini.

 

“ Grazie a questi due emendamenti – spiega Gian Luca Vignale, relatore del Disegno di Legge e primo firmatario delle proposte di modifica approvate oggi   si introduce una sorta di micro federalismo montano che poggia sul principio che chi più produce più ottiene.   Il fondo per la montagna infatti non solo verrà finanziato dai tributi diretti regionali provenienti dalle attività produttive realizzate all’interno delle Unioni montane, come Irap, canoni idrici e di imbottigliamento o diritti escavazione , ma verrà anche ripartito in modo proporzionale rispetto all’apporto fornito da ciascuna. ”.

 

Una terza modificata approvata oggi, anch’essa a firma Progett’Azione, riguarda la copertura economica, per 10 anni e in forma decrescente (70% per i primi tre anni, 60% per il quarto, 50% per il quinto, e così via fino al 20% per il decimo esercizio finanziario)   da parte della Regione del costo del personale, delle comunità montane soppresse, che andranno a  coprire i posti vacanti in altri comuni o enti pubblici non economici.

 

“Grazie a questo emendamento – spiega Vignale – si permetterà a tutti i piccoli comuni di procedere all’assunzione di nuovo personale senza sforare il patto di stabilità e nel rispetto dei principi della spending review”.

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 27/07/2012