Il Comune cambia in corsa la delibera sulle privatizzazioni senza il nuovo parere delle Circoscrizioni
Il Comune di Torino

"Ennesima presa in giro" affermano i Consiglieri Pdl di Circoscrizione

"Dobbiamo capire quale sia davvero l'utilità dei pareri sui regolamenti che il Comune richiede alle Circoscrizioni. Oggi la risposta sembra essere: nessuna".

 
Questo il commento dei consiglieri di Circoscrizione del Pdl Alessandro Boffa e Alberto Aldami della IV, Fabrizio Leotta della V, Alberto Costa della VI e Patrizia Alessi della VII in merito alla decisione dell'amministrazione Fassino di inserire attraverso emendamenti di Giunta alla delibera, dopo l'espressione dei pareri sulla filiera ambientale e il regolamento Amiat, l'opzione del 31% a chi acquisterà il 49% di Trm di fatto sconvolgendo le premesse dalle quali si era partiti per vendere le partecipazioni comunali.
 
"L'articolo 43 del regolamento del decentramento - fanno sapere i rappresentanti del Pdl nei Consigli circoscrizionali - prevede espressamente che per gli tti che stabiliscano o varino i criteri generali di razionalizzazione e gestione dei servizi sia obbligatorio chiedere il parere alle Circoscrizioni ma questo non è stato fatto".
 
"Per questo cambiamento di quote - spiegano i consiglieri - la giunta ha già dovuto anche chiedere il permesso delle banche perché svendendo una società non completamente di proprietà del Comune acquisita pochi anni fa grazie ai fondi delle banche stesse. Gli istituti bancari stessi hanno dovuto, prima di avallare la cessione di una quota così alta hanno voluto verificare che l'acquirente si accollasse i costi di gestione del termovalorizzatore. Ci chiediamo se tutte queste manovre siano fatte solo per rientrare nel patto di stabilità o se sottendano ad altri obiettivi".
 
"L'amministrazione comunale - proseguono gli esponenti del Pdl - non può farsi beffe in questo modo del territorio; non può cambiare in corsa le delibere dopo aver chiesto un parere su un regolamento che non partiva dalle stesse premesse".
 
"È ora che il Comune la smetta - concludono i consiglieri - di prendere in giro i Consiglieri di Circoscrizione e i torinesi. Questa è l'ennesima dimostrazione di quanto i pareri servano solo per sprecare carta e non certo per recepire le necessità del territorio".

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 23/07/2012