Evitare tagli indiscriminati ai piccoli tribunali
Il tribunale

Lo richiede il Consigliere regionale Pdl Marco Botta

Impegnare la Giunta Regionale a manifestare la propria contrarietà all’indiscriminato taglio dei Tribunali “minori” e ad adoperarsi presso il Governo e i Parlamentari del Piemonte affinché, nel dibattito in Commissione e nella successiva conversione in Legge da parte del Parlamento, siano inseriti quei correttivi per ripristinare la piena funzionalità dei presidi rispondenti a criteri oggettivi di efficienza, per possibili accorpamenti di Tribunali e per ridisegnare le circoscrizioni giudiziarie, onde consentire di rendere l’amministrazione della giustizia più efficace e più vicina alle esigenze dei cittadini e delle imprese.

 

E’ quanto prevede l’ordine del giorno relativo alla “Salvaguardia dei Tribunali minori del Piemonte”, presentato a Palazzo Lascaris dall’On. Marco Botta, consigliere regionale del Pdl, e approvato oggi dal Consiglio regionale.

 

“Lo scorso 6 luglio – ha spiegato Botta – il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto di attuazione della Delega sulla revisione delle Circoscrizioni giudiziarie, documento che prevede la riduzione e l’accorpamento di 37 Tribunali, di cui ben 7 nel solo Piemonte. In base al decreto, in Piemonte resteranno in funzione solo le sedi provinciali, oltre a quella di Ivrea”.

 

“La decisione assunta dal Consiglio dei Ministri – ha precisato Botta - pare indiscriminata, incurante di ogni criterio oggettivo sul grado di efficacia ed efficienza delle singole realtà territoriali, e soprattutto non tiene minimamente conto del fatto che spesso sono proprio i Tribunali minori a rispondere con maggior efficacia e tempestività a un’amministrazione della giustizia a misura dei cittadini e delle imprese”.

 

“Dunque, la soppressione dei piccoli tribunali – ha concluso Botta - andrebbe ad aggravare la quantità di lavoro delle sedi principali, con rischi pregiudizievoli per la gestione e l’organizzazione dell’amministrazione della giustizia. In molti casi, inoltre, sarebbe indispensabile mettere in atto un piano di investimenti edilizi per adeguare le strutture, cosa che al di là della sicuramente improbabile disponibilità di risorse finanziarie, non potrebbe comunque essere affrontata in tempi ragionevoli”.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 18/07/2012