Merenderos: l’ultima piaga che infesta la nostra città
Area pic-nic

Ogni domenica dalla mattina fino a tarda sera i parchi sono solo per loro

 

Ormai da troppo tempo si sottovaluta o più semplicemente non si vuole vedere il problema generato dai così detti: Merenderos, l’ultima piaga che infesta la nostra città.

Ebbene si! Ogni domenica dalla mattina fino a tarda sera i parchi sono solo per loro! Dalle allegre famigliole rumene ai chiassosi peruviani, senza nulla togliere agli spensierati albanesi. Tutti intenti a far festa con grigliate a più non posso! Incuranti ovviamente delle più semplici regole del quieto vivere e delle norme di sicurezza: falò accesi ovunque, urla e schiamazzi.

 

“La situazione è insostenibile - lamenta Sergio S, residente presso il parco della Pellerina - alla domenica sera non posso più portare a spasso il cane, sono tutti ubriachi, e tirano bottiglie e pietre a chiunque osi avvicinarsi”.

 

E ancora Laura V. :

 

“Pensi che sento le urla da casa mia di quegli ubriaconi!”

 

A farne le spese non sono soltanto i residenti ma anche e soprattutto le stesse zone verdi. Aree pic-nic devastate, panchine divelte, per non parlare dei rami degli alberi malamente fatti a pezzi, il tutto condito da cumuli di immondizia che trasformano i parchi in vere e proprie discariche a cielo aperto.

 

Inoltre, per quanto riguarda il parco della Pellerina, oltre alle proteste dei residenti si aggiungono anche i commercianti di zona. Sono infatti molto infastiditi dall’intraprendenza di questi individui che, agevolati dal clima afoso, hanno pensato di poter avviare un nuovo business, vendendo ai pochi ed accaldati turisti bibite ghiacciate, ovviamente senza alcuna licenza sanitaria e scontrino fiscale.

 

I cittadini sono esasperati poiché questa situazione era già stata abbondantemente segnalata più di tre mesi fa, ma evidentemente l’amministrazione comunale deve aver preso, come al solito, sotto gamba il problema. I residenti ed i commercianti richiedono maggiori controlli ovviamente senza distinzioni di sorta, al fine di garantire più serenità a chi fruisce del parco e un meritato riposo a chi vive nelle vicinanze.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 15/07/2012