Politici a progetto: risultati o a casa per sempre

Riflessione critica proposta da Alternativa Tricolore

Da Laura Costa, Vice Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore, ci giunge questa interessante disamina dell'attuale situazione politica che proponiamo ai nostri lettori lasciando ad ognuno, com'è nel nostro disegno di comunicazione, la propria  libera interpretazione.

Abbiamo tutti sotto gli occhi la tragica situazione economico-sociale del nostro Paese, la stiamo vivendo in prima persona tirando sempre più quella maledetta cinghia arrivata alla fine della sua lunghezza, eppure Monti e il  suo Governo continua a tagliare ovunque,  tranne ove ci sarebbe veramente da tagliare, ovvero i costi ben ormai noti della politica. Il taglio alla politica che questo Governo sta paventando da parecchi mesi, equivale all'eliminazione del 40% delle Province, ma tutti sappiamo, politici compresi, che il contesto in cui non sono stati ancora esercitati dei tagli sono nella “Grande Casta”

Non solo, come se non bastasse i cittadini sono costretti a dover sentire un ministro Fornero che dichiara in un’intervista  al Wall Street Journal : “il posto di lavoro non è un diritto”, scatenando giustamente una sentita polemica da parte di chi vede minacciato l’articolo n°1 della Costituzione. 

“Il posto di lavoro non è un diritto. Si deve guadagnarlo, anche attraverso i sacrifici" ha detto la titolare del Welfare durante un'intervista al Wall street Journal." Bene ministro Fornero, visto che il lavoro bisogna guadagnarselo, e stiamo parlando di gente comune che ha come obiettivo il sostentamento personale, e della famiglia se ne è in possesso, non crede che questo assioma valga ancora di più per chi ha come missione la ripresa economica delle famiglie italiane? Teniamo anche conto che per fare questo vi siete fatti stipendi da faraoni del XXI secolo, per cui provate a pensare come sono indignati gli Italiani vedendo fallire la vostra missione, impotenti e inermi fino ad oggi!

 

In questi giorni  alla Camera, in occasione del dibattito sul decreto per la spending review , il deputato dell’ IDV Francesco Barbato  si è scagliato contro la gerontocrazia riportando anche alcuni dei tanti esempi all’ordine del giorno come prova del fatto che questa maggioranza di Governo non provvede all’inserimento di giovani nella pubblica amministrazione; Barbato  mostra due decreti della Presidenza della Repubblica con i quali si nominano due dirigenti in quiescenza nelle commissioni di liquidazione dei comuni di Castelvolturno e Caserta. «Vergogna, quando toccherà ai giovani?», commenta il deputato. Inoltre il deputato invita il generale «Mosca Moschin, 73 anni, a lasciare la divisa. Con i suoi emolumenti si assumono i 77 giovani vincitori di concorso in marina e non assunti per i tagli», dice.

Egli conclude il suo discorso a nome dei giovani italiani rivolgendosi alla maggioranza con una frase forse da trivio come l’ha definita il presidente della Camera Fini, ma molto rappresentativa della realtà che riguarda i giovani e il lavoro in Italia.

 

Dopo il vespaio di reazioni alle affermazioni forti del ministro Fornero citata in apertura, è arrivata la precisazione: “il diritto è al lavoro, non al posto. Il diritto al lavoro non è mai stato messo in discussione come non potrebbe essere mai visto quanto affermato dalla nostra Costituzione”, sottolineano al ministero del Lavoro, precisando che nell'intervista  con Wsj il ministro Elsa Fornero ha fatto riferimento “alla tutela del lavoratore nel mercato e non a quella del singolo posto di lavoro, come sempre sottolineato in ogni circostanza”. “Continuo a considerare questa riforma una buona riforma: il lavoro fatto al Senato è un buon lavoro. Abbiamo realizzato un buon equilibrio”, ha affermato Fornero anche nel corso della trasmissione di radio Uno Rai Radio,  precisando che “nessuno ha mai avuto la pretesa di avere la chiave in tasca per la soluzione dei molti problemi che affliggono il mercato del lavoro”.

 

Concentriamoci un attimo sull’ultima asserzione della Fornero: “nessuno ha mai avuto la pretesa di avere la chiave in tasca per la soluzione dei molti problemi che affliggono il mercato del lavoro”?

Noi di Alternativa Tricolore, come il resto degli italiani che ci scrivono alla nostra mail di servizio al cittadino dilloadalternativatricolore@gmail.com, riteniamo che con le cariche di responsabilità  rivestite e con gli stipendi che prendete, e non c’è verso di farveli diminuire, voi politici avete l’obbligo di portare risultati al paese e agli Italiani in termini di sviluppo, aumento di posti di lavoro, e di crescita economica.  

Avete creato il lavoro a progetto dove il lavoratore deve raggiungere un obiettivo ad una scadenza ben precisa, agevolando le aziende e sottraendo al lavoratore qualsiasi tipo di sicurezza e tutela. Perciò un lavoro a progetto potrebbe essere una soluzione alla politica anti-casta: gruppo di lavoro, obiettivo, metodo e tempo di scadenza, se entro quella data non c’è stata crescita (e preventivamente si può stabilire un tot  in percentuale da raggiungere), la squadra ha fallito e non si può più ricandidare, quindi avanti altri, per i deputati e sentori all'opposizione vige la possibilità di avere solo due legislature dopo di che deve tornare alla vita di un comune cittadino abbandonando la politica attiva.

 

Solo così si potrebbe veramente ripulire la politica dai soliti parassiti allettati da potere e poltrone che remunerano troppi euro per la situazione di crisi in cui siamo: gli Italiani hanno bisogno di una politica pulita e di gente nuova. E’ vergognoso e inammissibile farsi Governare da una casta di “Zii Paperoni” che continuano a tagliare dove soldi non ce ne sono più promuovendo azioni che colpiscono come sempre i comuni cittadini e che preservano incarichi  a chi il lavoro dovrebbe lasciarlo ai giovani! Gli Italiani meritano di più!

 

 

 

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Articolo pubblicato il 08/07/2012