Commissione di indagine urbanistica: per garantire trasparenza necessaria inversione di rotta
Il Consiglio regionale del Piemonte

Lo afferma il Consigliere regionale Pdl Daniele Cantore

“Nonostante il duro lavoro del presidente e dei due vice presidenti, questo è un progetto che è nato male: i criteri con i quali sono stati scelti i Comuni sono poco comprensibili, il lavoro è stato svolto solo in una parte del Piemonte dimenticandone invece un’ampia porzione e il tono inquisitorio della Commissione ha rischiato più volte di sovrapporsi, in maniera scorretta, al ruolo che deve invece svolgere la magistratura”.

 

Con queste parole Daniele Cantore, consigliere regionale del Pdl e vicepresidente della Commissione speciale d’inchiesta sulla gestione urbanistica, è intervenuto questa mattina durante il dibattito che si è svolto in Consiglio regionale.

 

“Il primo importante vulnus che ha compromesso i lavori della Commissione – ha spiegato Cantore – è stato proprio la scelta dei Comuni sui quali porre l’attenzione da parte dell’organo d’inchiesta nominato dall’Assemblea di Palazzo Lascaris: l’impossibilità di scegliere un criterio preciso con il quale sottoporre a controllo alcuni territori campione ci ha costretti a lavorare in modo disordinato”.

 

“Puntare alla trasparenza negli atti amministrativi – ha precisato il vicepresidente della Commissione speciale – è un diritto, oltre che un dovere, di tutti i consiglieri regionali e dobbiamo fare molta attenzione perché lo strumento della Commissione d’indagine non incentivi solamente il gioco politico di maggioranza e opposizioni delle singole realtà locali, sollecitando o svolgendo il ruolo di cassa di risonanza di divisioni politiche interne ai territori”.

 

“Oggi ampliando l’indagine a tutti i capoluoghi di provincia (come da me richiesto per non incentrare l’osservazione solo sulla provincia di Torino) e ad altri comuni, abbiamo il dovere – ha concluso Cantore – di invertire la rotta e trasformare, attraverso precisi paletti, quella che è stata una difficile partenza in un percorso che abbia come obiettivo il corretto utilizzo del territorio”.

 

 

           

 

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Articolo pubblicato il 05/07/2012