Soppressioni e accorpamenti tra province: i cittadini a farne le spese
la Provincia di Vercelli

Il Consigliere regionale Luca Pedrale si esprime sul futuro del territorio vercellese

“Dobbiamo fare tutto il possibile per salvaguardare il nostro territorio, che rischia di essere annesso a un’altra Provincia o forse, ancora peggio, di essere spezzettato e assorbito da più Province. Non possiamo permettere che la storia, la cultura e le tradizioni di un’area importante per l’Italia e l’Europa vengano cancellate con un colpo di spugna vanificando sul nascere le grandi potenzialità di rilancio economico e sociale di una terra che vanta peculiarità uniche”.

 

Con queste parole il presidente del gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale, eletto nella circoscrizione di Vercelli, commenta il rischio della cancellazione della Provincia di Vercelli, alla luce dell’incontro, promosso dal presidente dell’ente stesso Carlo Riva Vercellotti, che si è svolto oggi presso la sede della Provincia.

 

“Ritengo – spiega Pedrale – che  il taglio delle Province non sia la soluzione ottimale per ottenere la riduzione dei costi della politica, considerato anche lo scarso risparmio che si ricaverebbe da questa soppressione. Senza contare che la riduzione del numero delle province comporterà anche la soppressione delle amministrazione periferiche dello Stato, quali Prefetture, Questure, Comandi dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Tribunali, ASL, Camere di Commercio ecc.. E questo vuol dire che i cittadini saranno costretti a subire un drastico ridimensionamento dei servizi”.

 

“Per quanto riguarda nello specifico la Provincia di Vercelli – precisa Pedrale -  risponde a due dei tre criteri fissati dai tecnici del Governo per evitare la soppressione, ovvero una popolazione residente superiore a 350 mila abitanti, un’estensione territoriale di almeno 3 mila chilometri quadrati e un numero di almeno 50 amministrazioni comunali sul territorio. A correre il rischio è dunque più Biella che non Vercelli, che verrebbe assorbita da quest’ultima come fino al ’93, prima della divisione, con Vercelli capoluogo”.

 

 

Pedrale ha concluso affermando che la soluzione migliore sarebbe comunque quella di lasciare le cose come stanno, anche per bilanciare lo strapotere di Torino.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 05/07/2012