Tavola rotonda sulla libertà religiosa

La libertà religiosa è un diritto fondamentale delle persone, che sempre più, nelle varie parti del mondo, viene represso con la violenza. In questa luce il tentativo di sradicare la vita religiosa, o distorcerne  il senso a scopi politici, getta ombre inquietanti.

 (Nella fotografia il sacricio per protesta di una donna tibetana)

Sarà questo l’argomento analizzato e discusso nella tavola rotonda “Libertà religiosa: radice di ogni altra libertà”, promossa ed organizzata dall’ Associazione per il Tibet e i diritti umani del Consiglio regionale del Piemonte, che si terrà venerdì 6 luglio alle 17.30 in Sala Viglione, a Palazzo Lascaris.

L’evento coincide con il World Tibet Day.

Interverranno Giampiero Leo,  presidente dell’Associazione per il Tibet e i diritti umani, padre Bernardo Cervellera, direttore agenzia giornalistica “Asia News” e uno dei maggiori conoscitori al mondo sia della Cina che del Vaticano, Lobsang Sanghye, monaco nella tradizione del Dalai Lama - Centro Studi Maitri Buddha,  Nady Sabet, della Comunità Baha’i di Torino, e Gianna Pentenero e Antonello Angeleri, vicepresidenti dell’Associazione per il  Tibet e i diritti umani.

Il tema della “religione negata”, di drammatica attualità, è stato anche trattato nelle ultime settimane dal Consiglio regionale, che ha approvato un ordine del giorno - primo firmatario lo stesso consigliere Leo -  che condanna le violenze perpetrate in Nigeria e Kenia contro i cristiani.

Il Consiglio regionale ha anche voluto commemorare le vittime dell’intolleranza religiosa osservando un minuto di silenzio nella seduta del 12 giugno.


















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Articolo pubblicato il 04/07/2012