Al Teatro Araldo il Cast ha messo in scena l'operetta di Franz Lehar con grande personalità interpretativa
Il Teatro Araldo di via Chiomonte ha tenuto a battesimo la novella Associazione Culturale che ha proposto un classico dell'Operetta, quello che tutti gli appassionati del genere, e non soltanto, conoscono e ricordano con piacevole compiacimento.
E l'Orchestra d'la Region Piemont ha saputo donare alla platea la migliore interpretazione rinnovando le forti emozioni che Franz Lehar ha creato con un copione che intreccia situazioni amorose e politicoeconomiche con arguzia e comicità esilarante.
Obiettivo centrato in pieno: il pubblico ha offerto il miglior riscontro sottolineando con calorosi applausi le varie fasi canore e recitate, il balletto e l'ensamble orchestrale che la Direzione Artistica curata da Enrico Gaudino (assistente Pietro De Fino) come pure quella Esecutiva (Andrea Gunetti e Marco Miletto) hanno allestito con assoluta capacità mettendo tutti i tasselli del mosaico organizzativo nella giusta collocazione.
In chiusura ci è d'obbligo riconoscere a Andrea Gunetti, senza togliere meriti ad alcuno, il nostro compiacimento personale per un validissimo collaboratore che ha intrapreso con successo fin da subito questa nuova avventura.
Produzione a cura dell'associazione
“Orchestra d'la Region Piemont”
Produzione esecutiva: Andrea Gunetti, Marco Miletto
Direzione artistica: Enrico Gaudino Assistente : Pietro De Fino
Direttore: M° Francesco Cavaliere
Pianoforte: M° Andrea Turchetto
Orchestra, coro e corpo di ballo dell'Orchestra d'la Region Piemont
Maestro Collaboratore: Stefania Visalli Coreografie: Alessando Piazzese
Costumi: Luisella Padovan Scene: Carlotta Bianco, Marco Tartaglino
PERSONAGGI E INTERPRETI
Hanna Glawari: Ombretta Bosio
Conte Danilo Danilowitch: Luca Giardini
Valencienne: Daniela Catalano
Camille de Roussilion: Mario Vicari
Barone Mirko Zeta: Antonello Ligia
Niegus: Claudio Bertoni (in sostituzione di Luigi Monti)
Visconte Cascada: Enrico Gaudino
Raoul de St. Brioches: Emanuele Pivari
Pritschitsch: Mario Gaudino
Conte Kromow: Roberto Caccamese
Olga: Ilaria De Santis
Sylviane: Monica Molinari
Bogdanowitsch: Pietro De Fino
Artisti del Coro |
Corpo di Ballo |
Stefania Casarin, Viola Guidobono, Roberto Pelazza, Chiara Remondino, Samuele Sarotto, Carmen Seccia, Giulia Terni |
Alessandro Piazzese Alessia Donadon Caterina Poiano Arianna Todisco Sofia Zanelotti |
Il Barone Zeta, ambasciatore del Pontevedro a Parigi, ha ricevuto l'incarico di trovare un marito pontevedrino alla ricca, bella e giovane vedova Hanna Glawari, con lo scopo di conservare i milioni di dote della signora in patria. Infatti, se la vedova Glawari passasse a seconde nozze con un francese, il suo capitale lascerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e per il Pontevedro sarebbe la rovina economica.
Niegus, assistente personale di Zeta e cancelliere dell'ambasciata, è un po' troppo pasticcione per una simile impresa, e non è di certo il candidato ideale: per fortuna c'é l'affascinante conte Danilo Danilowitch, vecchia fiamma di Hanna con ancora qualche questione in sospeso... Niegus e Zeta tentano di convincerlo, ma lui è fermo nelle sue convinzioni e non ne vuole proprio sapere.
Tra Danilo ed Anna c'era stata una storia d'amore finita male a causa della famiglia di Danilo, che reputava Hanna troppo povera e non all'altezza di prendere il nome dei Danilowitch. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, serba ancora rancore per le questioni passate, ma non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire.
Nel frattempo si snoda un'altra storia d'amore che vede protagonisti Valencienne, giovane moglie del barone Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità. I due si danno convegno in un chiosco, stanno per essere sorpresi proprio dal barone Zeta quando Niegus, con astuzia, riesce a fare uscire per tempo Valencienne e a sostituirla con Hanna.
Quando la vedova viene sorpresa con Camillo, tutti rimangono stupefatti, sembra infatti che la vedova abbia scelto come fidanzato proprio un parigino! Danilo va su tutte le furie e abbandona la festa.
Tutto ormai sembra compromesso, ma Niegus riesce a sciogliere gli equivoci ed a far confessare ad Hanna e Danilo il loro reciproco amore.
La patria é salva! D'ora in poi la signora Glawari non sarà più "la vedova allegra", ma la felice consorte del conte Danilo Danilowitch.
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Articolo pubblicato il 01/07/2012