Sanità: "Da Monferino troppe contraddizioni: lamentarsi è l'anticamera del getto della spugna"

Critica la posizione dei Consiglieri Pdl Spagnuolo, Montaruli, Motta, Botta M., Costa R.A.,Cortopassi e Toselli

“Riflettiamo sulle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità: appaiono contrastanti, quasi una critica alla sua stessa riforma. Siamo consci del fatto che occorre ridurre sprechi e inefficienze per far scendere l’indebitamento. L’economia si può fare centralizzando, quindi le federazioni utilizzino la centrale acquisti regionale, come accade in molte altre realtà italiane e come previsto dal D.L. 52 attualmente in discussione alla Camera dei Deputati”.

Carla Spagnuolo (presidente della Commissione Sanità), Marco Botta (vicepresidente della Commissione Sanità), Augusta Montaruli (vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale), Massimiliano Motta (portavoce del Pdl in Commissione Sanità) e i consiglieri Rosa Anna Costa, Franco Maria Botta, Alberto Cortopassi, Francesco Toselli commentano con queste parole le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’assessore regionale alla Sanità, Paolo Monferino, agli organi di stampa.

“Troviamo singolare – sostengono gli esponenti del Pdl – che Monferino giudichi troppe le 19 aziende sanitarie previste dalla riforma, indicando in 6 il numero da lui desiderato. Il provvedimento è stato approvato dopo due cambi di rotta, più di 30 riunioni della Commissione Sanità e numerose convocazioni del Consiglio regionale per discutere gli emendamenti dell’opposizione, di cui 190 accettati dalla maggioranza. La geografia della sanità piemontese è stata senza dubbio modificata, e riteniamo che l’assessore già abbia dato l’impronta che più gli pareva ottimale. Abbiamo discusso la riforma sanitaria per oltre 6 mesi, ci stupirebbe che ora l’assessore non ne fosse soddisfatto”.

“Discorso analogo – continuano i consiglieri regionali del Pdl – per la situazione dei debiti. Siamo consci che senza gli opportuni correttivi la sanità sarebbe destinata ad un fallimento tecnico, proprio per questo motivo fino ad oggi abbiamo sostenuto l’azione dell’assessore. A cominciare dall’attenzione nei confronti delle grandi realizzazioni della Città della Salute di Torino e di Novara. Da lui ora attendiamo un monitoraggio costante, l’impegno a garantire lo sblocco dei fondi e migliorare il generale stato di salute dei conti pubblici. Richiamiamo inoltre l’attenzione dell’assessore sulla grave problematica presentata in Commissione sulle attese dei circa 30 mila anziani non autosufficienti per interventi domiciliari o residenziali”.

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 29/06/2012