Al via l’VIII° seminario degli Ufficiali di collegamento della Rete europea dei Difensori civici
Il palazzo del Parlamento europeo a Strasburgo

L’Ufficiale di collegamento per l’Italia è Emanuela Borzi

Dal 24 al 26 giugno nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo, si terrà l’ottavo seminario degli Ufficiali di collegamento della Rete europea dei Difensori civici. Su invito del Mediatore europeo parteciperà anche l’ufficio del Difensore civico del Piemonte, che cura il collegamento tra i Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome italiane, in qualità di presidente del Coordinamento.

Il seminario affronterà i seguenti temi: l’iniziativa dei cittadini europei e il diritto di presentare istanza, il ruolo degli Ombudsmen nella protezione dei diritti fondamentali, la riorganizzazione degli uffici dell’Ombudsman, lo sviluppo di nuove procedure per la trattazione dei casi, l’aumento della visibilità della Rete e dei suoi membri, il ruolo degli Ombudsmen nella protezione delle persone in stato di detenzione.

L’Ufficiale di collegamento per l’Italia, Emanuela Borzi, in rappresentanza dell’Ufficio del Difensore civico del Piemonte, interverrà con una relazione su “Ombudsman e il rimpatrio volontario assistito”. L’obiettivo è quello di realizzare un collegamento in ambito Ue che, in armonia con i documenti dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, dia sostanza alla funzione della Difesa civica attraverso un dialogo capace di accompagnare il percorso verso il rimpatrio volontario.

Un’attività che non esclude però a priori il pieno inserimento dei migranti nella comunità in cui si trovano. È infatti accolto il principio del pieno riconoscimento della scelta volontaria del migrante di tornare nel proprio paese d’origine.

Anche in questo ambito l’Ombudsman potrà favorire la buona amministrazione assolvendo alla funzione di “magistratura naturale” per la protezione dei diritti dell’uomo e delle persone, con un’attività di sensibilizzazione delle associazioni e degli enti preposti alla realizzazione del progetto.

Potranno infine essere richiesti ulteriori interventi normativi da coordinarsi a livello europeo e all’interno dei diversi Stati dell’Unione per dare vita a un sistema capace di rispettare il valore delle persone.

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Articolo pubblicato il 22/06/2012