Illustrata in Aula la relazione annuale del Difensore civico regionale
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

Il maggior numero di richieste di intervento ha riguardato il delicato settore dei servizi alla persona

Nel corso della seduta del Consiglio regionale il Difensore civico regionale Antonio Caputo ha illustrato all’Assemblea la relazione annuale dell’attività svolta nel corso del 2011.

 

“Nel trentesimo ‘compleanno’ della legge che lo ha istituito ( l. r. n. 50/81 ) l’Ufficio del Difensore civico della Regione Piemonte ha aperto 1.208 pratiche, confermando il trend ascendente del 2010, a seguito di esposti, reclami e segnalazioni avanzate da cittadini, enti, associazioni e imprese per ottenere dalla Pubblica Amministrazione ciò che spetta loro di diritto”.

 

Ancora una volta - ha affermato Caputo  - il maggior numero di richieste di intervento ha riguardato il delicato settore dei servizi alla persona e delle opposizioni alle dimissioni ospedaliere, della previdenza sociale, dell’assistenza pubblica e dell’inquinamento ambientale, acustico ed elettromagnetico. Numerose segnalazioni sono giunte anche per il comparto finanze e tributi, nei riguardi di gestori e concessionari di pubblici servizi e in materia di accesso documentale”.

 

L’adempimento spontaneo e l’emanazione di atti ritardati od omessi, a seguito delle sollecitazioni del Difensore civico, è stato ottenuto nel 22,1% dei casi; le situazioni per cui il cittadino dovrà rivolgersi all’autorità giudiziaria o non potrà rivendicare alcun diritto perché inesistente si sono attestate al 41%, mentre nel 35,5% dei casi si è giunti a risultati “interlocutori”, in cui gli uffici hanno espresso il proprio punto di vista, realizzando il risultato della trasparenza. Solo l’1,4% dei casi, a fronte di sollecitazioni, non ha ricevuto riscontri da parte della Pubblica Amministrazione.

 

“Per ciascun intervento, che ha riguardato intere categorie di cittadini - ha continuato Caputo - il Difensore civico ha cercato di fare ciò che molti cittadini auspicano: assicurare che quanto successo loro non si ripeta in futuro e garantire il diritto a una buona amministrazione, in grado di tutelare i diritti fondamentali delle persone. Un risultato decisamente al di sopra delle aspettative, che ha permesso di ottenere soddisfazione e orientamento a otto cittadini su dieci”.

 

Richieste di intervento del Difensore civico pervenute nel 2011

Materia 

n.

%

Sanità, assistenza, disabilità

304

25,2

Opposizioni alle dimissioni di pazienti da strutture sanitarie

54

4,5

Servizio alla persona (previdenza, pubblica istruzione, utenze)

356

29.5

Territorio e Ambiente

134

11,1

Finanze e Tributi

113

9,4

Trasporti

39

3,2

Pubblico impiego

42

3,5

Partecipazione al procedimento amministrativo e diritto d’accesso

108

8,9

Altre materie

58

4,7

Totale

1.208

100

 

Le richieste di intervento sono pervenute al Difensore civico da tutte le province del Piemonte: il 79% da Torino, il 2,5% da Alessandria, il 2,3% da Cuneo, il 2,2 da Vercelli, l’1,6% da Novara, l’1,4 da Asti e VCO e l’1,3 da Biella. Il resto è pervenuto da altre regioni italiane e da paesi esteri.

 

Al termine dell’intervento il presidente del Consiglio regionale Valerio Cttaneo si è complimentato con l’attività svolta dall’Ufficio di Caputo e ne ha sottolineato l’alto valore sociale a tutela della collettività.

 

L’Ufficio del Difensore civico regionale ha sede a Torino in via Dellala 8; tel. 011/57.57.387; fax 011/57.57.386; e-mail: difensore.civico@cr.piemonte.it

 

 

Cittadini, enti e associazioni piemontesi residenti fuori dalla provincia di Torino devono comunque contattare l’ufficio del Difensore civico regionale con la possibilità, se richiesto, di essere indirizzati presso le sedi decentrate dell’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) della Regione Piemonte di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli.

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Articolo pubblicato il 14/06/2012