Terremoto in Emilia Romagna
Immagine del terremoto in Emilia Romagna

L'architetto poeta, scrittore e giornalista ci parla di alcune perplessità che vengono alla luce

Sono molto contento che alcune perplessità vengano alla luce nei confronti del recente terremoto di cui stiamo parlando. Dal 2007 mi sto occupando di alcuni fenomeni poco chiari che stanno modificando il clima, ma non soltanto quello.

Si tratta del mistero delle scie chimiche e del progetto Haarp, misterioso laboratorio situato in Alaska che, per quel poco che è dato sapere, potrebbe essere in grado di proiettare onde ad alta frequenza nella ionosfera in modo da poterle fare rimbalzare sulla superficie terrestre creando "condizioni anomale" climatiche, "ma non solo", in ogni parte del mondo.

Ho scritto di questo su alcune riviste, esistono numerosi documenti reperibili su Internet che se ne occupano, ma la voce è ancora poco diffusa. Senza la pretesa di avere la verità in tasca, appena si è verificato il terremoto in Emilia, mi è sembrato legittimo lasciare una minuscola porta aperta ad un sospetto di origine non naturale e spiego il mio perché.

È stato proprio il liquefarsi delle sabbie che mi ha acceso un pur minuscolo lume di attenzione, di interesse e di sospetto, ben consapevole di poter ipotizzare uno scenario del tutto immaginario.Ho un briciolo di conoscenze fisiche. Le vibrazioni di onde ad alta frequenza possono generare un calore molto elevato.

Per esempio a livello industriale vengono usate per saldare tra di loro le materie plastiche per assemblare, ad esempio i fanali delle automobili. Si tratta di temperatura bassa, in questo caso sono sufficienti 250°, ma chissà che cosa si può fare aumentando la quantità delle frequenze o la loro lunghezza d'onda. 

Il vetro, ricavato dal silicio, quindi dalla sabbia, intorno agli 800° inizia il suo rammollimento... si chiama così. Perciò: se da migliaia di chilometri di distanza posso fare rimbalzare su una atmosfera resa elettricamente " scorrevole", onde ad alta frequenza e farle cadere a mio piacimento in un luogo prescelto...  Sono soltanto delle ipotesi tra il fantasioso e il fantascientifico, con una leggera tendenza alla follia, non vi è nessuna verità però...alla follia, non vi è nessuna verità però...

Ho ascoltato alcune trasmissioni, soprattutto alla mattina, sulla Rai, dove si esprimevano alcuni geologi che, spiegando le spinte dei continenti, giocavano con le carte geografiche. Non mi sono sembrate completamente convincenti. Troppa rapidità per dare una spiegazione a un fenomeno che prima era dato come improbabile in quella zona definita poco sismica.

A mio sommesso parere, pur sempre sperando bene che la terra abbia tremato per i fatti suoi, esiste un minimo margine di possibilità che questo fenomeno, se non dovesse risultare essere di origine naturale, faccia parte di un piano più esteso di piegare completamente l'industria italiana e la sua economia.

Questa è fantasia fantaeconomica, ma la crisi che stiamo vivendo è reale quanto poco chiare sono le sue reali origini e i suoi obiettivi inseriti in un concetto di un nuovo ordine mondiale. Non è un caso che in quella zona si concentri molto del fior fiore del made in Italy.

È evidente che i misteri che circondano il progetto Haarp, l'avanzare del signoaggio economico e il mistero delle scie chimiche, le quali rilasciano in atmosfera nanoparticelle di alluminio e altre porcherie che danno la possibilità di far viaggiare le onde elettromagnetiche in percentuale 30 volte superiore, sono inquietanti fenomeni collegati tra loro, dei quali non si parla.

Questa settimana avrò incontri importanti per cercare di capirne un po' di più. Scusate per le tante parole e grazie per l'attenzione. Un bell'amichevole saluto e, nell'occasione, anche a Natalino Gori e a Massimo Calleri che mi leggono.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 07/06/2012