Alfa Teatro - Giovedì 31 maggio 2012 ore 21.00 "Bianca Pecora Nera"
La platea dell' Alfa Teatro di via Casalborgone

Un atto poetico-musicale di Antonio Bertoli & Roberto Grilli

Max Ventricini alle percussioni

     con la collaborazione di Simone Satta

 

Bianca Pecora Nera è una performance di musica e poesia. L’ideazione è di Antonio Bertoli e tutti i testi sono suoi, mentre la musica è di Roberto Grilli e l’architettura sonora di Simone Satta. Anche la produzione del disco è di Simone Satta, mentre il libro che lo accompagna e lo accompagnerà è pubblicato da Il Vicolo editore (Cesena).

 

Il progetto è nato da una fortunata coincidenza ed esigenza, nel senso che l’urgenza musicale di Roberto Grilli ha incontrato l’urgenza poetica di Antonio Bertoli: poesia, testi e canzoni che si sono quasi automaticamente collegati insieme per dare origine a un percorso preciso e autonomo puntualizzato dalle singole valenze individuali di entrambi, dove la cifra stilistica di Grilli –prevalentemente musicale - si fonde con quella di Bertoli – prevalentemente poetica.

 

La performance è nata quasi autonomamente da una serie di testi di Bertoli messi in musica da Grilli, che hanno prodotto vere e proprie canzoni, e dall’istaurarsi progressivo di una possibilità oggettiva di interscambio di queste - e della musica - con la poesia vera e propria: segno evidente di un’affinità interiore profonda che si è andata arricchendo e strutturando più compiutamente nel corso del tempo, soprattutto in virtù della condivisione di un comune intendimento di fondo da parte dei due autori e interpreti: l’unica vera opera d’arte è la vita.

 

È proprio in questo senso che la “perfomance” ritrova il significato originario che è insito nella sua terminologia: un avvenimento che si svolge “ora e qui”, parola, musica e immagine in un unico atto complessivo, che si fa “carne e sangue” e che come questi pulsa e vibra sul momento esatto del suo darsi.

 

Come voleva Antonin Artaud, cui uno dei brani della performance è dedicato (“No Time”), si tratta di un momento unico e irripetibile che – come la vita - si compie quasi ritualmente per l’esatto tempo del suo darsi. Bianca Pecora Nera è il titolo di una poesia di Antonio Bertoli ed è stato scelto come emblema del percorso complessivo della performance poetico-musicale, che proprio sul concetto di “unione degli opposti” e sull’innalzamento del livello di coscienza ha distillato i propri testi e i propri modi di porsi.

 

Da “Je m’accuse” a “Un’altra stagione”, da “Golem” a “No time”, da “Chi sei tu sola” a “Cos’è mai la vita” fino a testi inediti come “Territori del cuore” e “Mai ti perderai”, Antonio-Roberto e Bertoli-Grilli, ovvero AntonioRobertoBertoliGrilli, si danno completamente per una sera al solo scopo di ricevere, perché l’unico vero pellegrinaggio è all’interno dei noi stessi (“Ricerca”).

 

La dimensione ordinaria dell’esistenza contempla sempre una lotta intima, spesso non confessata nemmeno a se stessi, tra le esigenze primarie dell’essere – appartenenza, realizzazione e senso – e quelle della società, del suo paradigma strumentale. Come diceva Leonard Cohen: “c’è una guerra fra il ricco e il povero / una guerra tra l’uomo e la donna / una guerra tra quelli che dicono che c’è una guerra / e quelli che dicono che non c’è”.

 

Tutti portiamo dentro di noi questa guerra: è quella delle contrapposizioni, dell’universo duale in cui ci hanno inserito, dell’impossibilità di conciliare quello che siamo e quello che ci obbligano ad essere, l’eterna lotta della coscienza individuale che si vuole completa, totale ed eterna e non parziale, individuale e passeggera.

 

Bianca pecora nera dice l’esistenza scissa, quasi schizofrenica, in cui l’essere è obbligato a vivere, separato e al contempo unito, individuo singolo e soggetto sociale, essere unico e irrepetibile e al contempo parte infinitesimale della società, del pianeta, del cosmo.

 

 È il grido dell’anonimato e dell’anonimo (la pecora bianca) che finalmente coglie la propria importanza proprio in ragione del nero che porta dentro di sé, o meglio in ragione del dialogo tra bianco e nero, quel dialogo che tutti definiscono impossibile tra gli opposti che ci fondano e in cui e di cui viviamo.

 

Il bianco e nero, appunto, ma anche l’uomo e la donna, il ricco e il povero, l’ateo e il religioso, il pari e il dispari, la sinistra e la destra, l’essere individuale e il mondo. Si parla di un essere che via via, progressivamente, alza la testa e poi s’inchina a qualcosa di diverso e di grandioso, che è anche e prima di tutto se stesso.

 

 

BIGLIETTO INTERO € 18,00 – RIDOTTO € 15,00

 

PRENOTAZIONI  011/8193529 info@alfateatro.com

 

 

Alfa Teatro

Via Casalborgone, 16/i

10132 Torino

Tel. 011.19504896 – 011.8193529

www.alfateatro.cominfo@alfateatro.com

 

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Articolo pubblicato il 28/05/2012