Disegno di legge per il Fallimento Individuale, Monti faccia un passo indietro

Alternativa Tricolore denuncia la possibilità che una persona possa essere dichiarata fallita

 

"L'ex sottosegretario alla Giustizia Andrea Zoppini, dimessosi per un avviso di garanzia per reati di frode fiscale, ci ha lasciato un bel regalino: il disegno di legge per il Fallimento Individuale".

 

Lo afferma Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore che segnala con preoccupazione:

 

"Questo disegno di legge permetterebbe una cosa mai successa prima in Italia: la possibilità per una persona di essere dichiarata fallita a prescindere dal fatto che sia titolare di un’attività commerciale o di altro tipo. Leggendo il disegno di legge si scorge la possibilità da parte del debitore, di mettere a disposizione dei vari creditori, beni di cui sia proprietario o che immagina di avere in futuro (ad esempio una liquidazione, un'eredità). Questo piano andrà poi all'esame del giudice, che dirà se sia realistico ed esente da frodi. Cosa cambia con questo disegno di legge? Fino ad oggi potevano fallire solo i titolari d’impresa e gli amministratori delle società di capitali, se questo disegno di legge sarà approvato qualunque persona potrà essere dichiarata fallita, per farci un’idea, basterà non riuscire a pagare il mutuo della casa oppure avere debiti con il fisco, e pensando alla situazione attuale,  la cosa non è molto difficile".

 

Sicuramente occorre approfondire l'argomento che provoca un giustificato allarme:

 

"A noi di Alternativa Tricolore questo disegno di legge non piace, prima di tutto da un punto di vista etico: non si può trattare una persona che fallisce economicamente alla stregua di un’impresa, per distruggergli la famiglia ed espropriarlo dei suoi beni. Questa norma è nata per garantire gli istituti economici, già di gran lunga tutelati dalle norme vigenti.  Il governo deve pensare a come salvare le famiglie ed i singoli, invece di  studiare come far recuperare a banche e finanziarie  soldi prestati a tassi altissimi e con commissioni pesantissime. Ancora una volta una misura studiata ad hoc per agevolare i creditori. Questi ultimi, infatti, riusciranno in tempi rapidi e senza fatica ad appropriarsi dei beni dei cittadini che non riescono più a far fronte alla propria situazione economica. Essenzialmente si tratta dell’esproprio dell’appartamento a vantaggio delle banche o delle finanziarie, che invece dovrebbero essere più rispettose di come trattano usualmente imprese e cittadini. Non dimenticando che la presa in giro peggiore è che il presentatore di tale disegno di legge  sia sotto inchiesta per frode fiscale: come si suol dire “oltre il danno la beffa!".

 

Luigi Cortese ha concluso con un invito alla  Presidenza del Consiglio:

 

"In questi giorni in cui abbiamo un crescente numero di suicidi di persone che non sanno come affrontare gravi situazioni economiche, chiediamo al Presidente Monti di fare un atto di coscienza e ritirare questo disegno di legge; secondo il nostro parere questa norma non farà altro che aumentare questo numero in modo esponenziale. In un periodo di profonda crisi, dove la sicurezza del lavoro non esiste, non si può pensare ad un disegno di legge del genere, bensì sarebbe opportuno predisporne uno per far si che le famiglie in difficoltà possano accedere ad ulteriori dilazioni e sospensioni di pagamento, e secondo il quale famiglie e aziende possano accedere ad un fondo di credito agevolato per poter risanare situazioni debitorie pregresse; solo così si può arginare il fenomeno dei suicidi che ormai viaggia ad un ritmo pazzesco e dimostrare con azioni concrete che il fine della politica sia tradotto da idea in azione: gli Italiani hanno diritto al benessere Collettivo e uno Stato che funzioni lo deve poter garantire!".

 

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Articolo pubblicato il 25/05/2012