Programma del ciclo di dibattiti pubblici 2024
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Gruppo "Città di Torino", inviato dal Presidente di Italia Nostra - Torino, Robeerto Gnavi, relativo al ciclo di dibattiti pubblici 2024.
Il futuro di Torino tra crisi e potenzialità.
La città manifesta i sintomi di una crisi ormai di lunga data. Finita la fase industriale, esaurita l’illusione il ricorso ai grandi eventi come alternativa alla manifattura, facciamo i conti con un declino che sembra inarrestabile e troppi bisogni non corrisposti. Il peso del debito - retaggio preannunciato dell’avventura olimpica Torino 2006 - penalizza le politiche di investimento pubblico e di welfare. La povertà è in aumento, cresce il numero dei senza dimora e la diseguaglianza tra aree ricche e aree di degrado. La qualità della vita peggiora, sia per le condizioni ambientali, sia per le carenze dei servizi pubblici.
Siamo maglia nera in Europa per l’inquinamento dell’aria, il trasporto pubblico è allo sbando, ampie aree ex industriali e demaniali sono abbandonate alla libera offerta, non hanno progetti lungimiranti e utili di riqualificazione. Buona parte degli abitanti si sono ricollocati in luoghi più appetibili per qualità del vivere, in carenza di opportunità di lavoro. I nuovi cittadini di recente immigrazione, sono di fatto ghettizzati. La debolezza di questo sistema città penalizza le fasce più fragili della popolazione e non offre opportunità di lavoro ai giovani.
Al tempo stesso sono presenti numerosi elementi positivi che potrebbero essere messi a sistema e valorizzati per costituire opportunità di sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile. In città esiste un forte apparato tecnico scientifico industriale e un avanzato sistema di formazione e di ricerca degli atenei che coinvolge più di 100.000 giovani, in parte non tutelato o privatizzato e non adeguatamente valorizzato. Ci sono vaste aree che possono essere destinate ad attrarre imprese produttive. Una grande quantità di edifici e di aree pubbliche che, invece di essere alienate, potrebbero essere riutilizzate per affrontare il disagio abitativo, reale emergenza gravemente sottovalutata- e per affrontare le carenze endemiche diservizi sanitari e sociali. Il patrimonio verde dei parchi, della collina e delle sponde fluviali costituisce una risorsa ambientale straordinaria, che andrebbe valorizzata con interventi di rinaturalizzazione e creazione di corridoi ecologici, invece di essere messa a rischio da progetti come il centro sportivo al parco del Meisino o il nuovo ospedale zona nord, previsto nel parco della Pellerina.
Con il suo intorno la città esprime anche un’importante vocazione agro alimentare e turistico ricettiva, che va condotta nel rispetto delle valenze paesaggistiche e documentarie.
Torino potrebbe essere laboratorio di ricerca e di sperimentazione nei campi dell’energia rinnovabile, dei trasporti puliti, dell’informatica e dell’economia circolare. Manca però una visione della città che trovi sintesi tra attività produttive, decarbonizzazione e cura delle persone. È necessaria una nuova consapevolezza e una nuova capacità di credere nel futuro.
I dibattiti che il Gruppo propone quest’anno in diverse sedi cittadine tentano di approfondire possibili strategie mettendo a fuoco alcuni problemi che riteniamo fondamentali come la formazione, il lavoro, la pianificazione urbana nel rispetto della storia, del paesaggio e della transizione ecologica, in una prospettiva di partecipazione democratica, responsabilità sociale e ambientale.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
17 gennaio 2024 ore 17,30 – 19,30
Polo del Novecento, via del Carmine 14.
La “città giusta” come orizzonte di pensiero.
L’idea di “città giusta” non è un semplice slogan ma un’idea direttiva rivolta a promuovere una visione della politica torinese alternativa a quella degli attuali decisori (pubblici e non). Il modello normativo della “città giusta” che il gruppo Città e Territorio propone poggia su un nucleo di principi da cui far derivare un set di politiche pubbliche e un’agenda prioritaria con essi congruenti e consequenziali. In questa chiave, sfruttamento, discriminazione, deprivazione ambientale e esclusione politica sono i bersagli su cui indirizzare l’azione pubblica. Ridistribuzione, riconoscimento, giustizia ambientale e coinvolgimento civico sono gli obiettivi da implementare per approssimare il programma di rinnovamento auspicato. Sulle direttrici di cambiamento delineate, ma anche sulle tensioni e sulle contraddizioni (e sui conflitti) che potrebbero limitarne la fattibilità, chiamiamo a discutere chiunque ritenga che un rinnovamento dei metodi e degli indirizzi del governo urbano ispirato ai principi della giustizia distributiva, sia necessario, possibile e anche urgente.
Dopo un’introduzione a cura del sociologo Silvano Belligni, sarà aperta una libera discussione a cui sono invitate tutte le persone presenti.
Introduce e modera Guido Montanari, coordinatore del “Gruppo Città e Territorio”.
21 Febbraio 2024 ore 17,30 – 19,30
Unione culturale, via Cesare Battisti 4b
Adolescenti e giovani. Scuola, lavoro e tempo libero
13 marzo 2024 ore 17,30 – 19,30
Polo del Novecento, via del Carmine 14
Torino ritorno al futuro?
Per una reindustrializzazione manifatturiera qualificata e sostenibile.
17 aprile 2024 ore 17,30 – 19,30
Circolo Risorgimento, via Giovanni Poggio, 16
Sguardi su barriera di Milano: quali strategie per un riscatto?
15 maggio 2024 ore 17,30 – 19,30
Dipartimento Dist, Castello del Valentino, Viale Mattioli 39
Quale pianificazione urbana tra annunci e realtà? Ha senso e cosa significa un Nuovo Piano Regolatore?
5 giugno 2024 ore 17,30 – 19,30
Volere la Luna, Via Trivero, 71
Il futuro della città verde. Problemi e prospettive della transizione ecologica.
26 giugno 2024 ore 17,30 – 19,30
Unione culturale, via Cesare Battisti 4b
Cavallerizza tra progetto e realtà.
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Articolo pubblicato il 17/01/2024