Economia tedesca col freno a mano tirato: per noi brutte notizie

Luigi Cabrino per Civico20News

Un antico adagio dice che uno starnuto per l''economia tedesca è un raffreddore per quella italiana, un raffreddore per l' economia tedesca è un'influenza brutta per quella italiana.
I dati più recenti di alcune rilevazioni offrono uno scenario non positivo per il 2024 della Germania e per un'economia legata a doppio filo con quella tedesca come quella italiana, den Nord in particolare, non sono buone notizie.

Tassi d’interesse elevati, economia globale debole , caos di bilancio: la maggior parte dei settori dell’economia tedesca è pessimista per l’anno prossimo. Secondo un sondaggio condotto dall’Institut der deutschen Wirtschaft / Istituto dell’economia tedesca (IW) su 47 associazioni imprenditoriali tedesche, 30 di esse descrivono la situazione attuale come peggiore rispetto all’anno precedente e solo nove prevedono un aumento della produttività per il prossimo anno. Le aziende particolarmente ad alta intensità energetica hanno una prospettiva negativa per il nuovo anno. A novembre e dicembre sono state intervistate 47 associazioni. Trenta di esse hanno valutato la loro situazione attuale addirittura peggiore rispetto a un anno fa.

Curioso.  Tra le cause di pessimismo ci sono i tassi di interesse alti; in seno alla BCE, infatti, proprio i rappresentanti tedeschi sono i più convinti sostenitori della stretta monetaria.

Sei settori hanno valutato la loro situazione attuale come migliore, ad esempio l’industria del turismo, mentre undici l’hanno considerata invariata. Solo nove delle 47 associazioni imprenditoriali prevedono un livello di produzione più elevato nel prossimo anno, come l’industria farmaceutica e l’industria automobilistica, che indicano condizioni di produzione migliori. Tuttavia, nessuna associazione prevede un aumento significativo della produzione. Al contrario, 23 associazioni prevedono un calo della produzione o dell’attività, mentre 15 associazioni prevedono che i livelli di produzione rimarranno invariati.

Per un Paese come l’Italia, in cui l’export verso la Germania fa da traino al Pil, c’è poco da ballare. Se si ferma l’economia tedesca, l’indotto italiano va a gambe per aria.

Luigi Cabrino 

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Articolo pubblicato il 08/01/2024