Roma – La pittura di Giovanni Tommasi Ferroni

Oltre trentacinque opere, alcune inedite di un artista riconosciuto tra i più importanti esponenti della pittura figurativa contemporanea, in mostra al Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (Brescia) fino al 31 gennaio 2024

Per celebrare i centosessanta anni dalla nascita di Gabriele d’Annunzio al Vittoriale degli Italiani  è stata  allestita una mostra di oltre trentacinque opere di cui alcune inedite, “Giovanni Tommasi Ferroni fratefoco”. Il progetto espositivo disponibile fino al 31 gennaio 2024, nasce su un’idea di Lorenzo Zichichi, approvata dal Presidente Guerri, organizzata da Il Cigno, è curata da Pietro Di Natale.

Giordano Bruno Guerri, Presidente Il Vittoriale degli Italiani, “Giovanni Tommasi Ferroni  ha voluto onorare il potente vino rosso del Vittoriale dando alla sua mostra lo stesso nome: Fratefoco uno dei tanti pseudonimi – ma fra i più preziosi – che d’Annunzio usava per scrivere alle amanti e agli amici”.

“Giovanni Tommasi  Ferroni è un pittore figurativo. Nella sua arte, caratterizzata da una sferzante ironia, il mito classico diventa strumento per la messa in scena di grottesche parodie della civiltà contemporanea. I quadri sono eseguiti con una tecnica e uno stile che può ricordare la pittura del Seicento, forse per tale motivo è stato più volte definito un pittore barocco, ma il suo linguaggio non è anacronistico, egli dipinge così per assecondare il suo istinto che lo porta a divertirsi anche attraverso il virtuosismo”.

Con queste parole si presenta l’artista , nel suo sito, e afferma Pietro Di Natale – le opere esposte in questa mostra si presentano da sole, anche grazie, si direbbe,  ai loro curiosi titoli. Sono immagini aggrappate alla realtà, dalla quale però si allontanano in un batter  d’occhio, diventando visioni, apparizioni, allucinazioni”.

“Giovanni Tommasi Ferroni è stato definito da Philippe Daverio “Un artista del XXI secolo che rielabora paesaggio e edifici baroccheggianti per raccontare all’osservatore la sua visione della realtà”.

Giovanni Tommasi Ferroni nasce a Roma da una famiglia toscana di artisti da diverse generazioni: oltre al padre Riccardo, vi si annoverano il nonno Leone, lo zio Marcello (entrambi pittori e scultori di grande talento), e la sorella Elena, raffinata pittrice con la quale ha esposto in diverse occasioni all’inizio della sua attività. Ancora bambino inizia a frequentare lo studio del padre  e lo studio di scultura dello zio Marcello  a Pietrasanta ( Lucca).

Prosegue nella disciplina del disegno classico, ponendo particolare attenzione allo studio dell’anatomia. Il suo primo quadro lo dipinge a sedici anni, ma la sua vera e propria attività di pittore comincia solo dopo aver conseguito la maturità classica nel 1986.  Contemporaneamente studia storia dell’arte nell’Università “La sapienza” di Roma. La sua prima personale è del 1991 alla galleria  Il Gabbiano di Roma.

Nello stesso anno partecipa alla fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea “Art Chicago” e alla mostra  Le conchiglie alla galleria Lilia Leoni di Roma. Nel 1995 prende pare alla mostra Un sogno che cambia il mondo, organizzata alla presidenza del Consiglio dei ministri. Da questo m omento la sua attività assume una piegna internazionale di grande slancio. Espone regolarmente nelle gallerie  Steltman, ad Amsterdam e a New York (1996-2007) e, da solo o in collettive, nelle più importanti città europee, negli Stati Uniti e in Oriente.

Ne derivano numerose pubblicazioni e cataloghi, scritti dai maggiori esponenti della critica contemporanea. Nel 1999 viene pubblicata la prima monografia sulla sua opera,  curata da Donald Kuspit, che definisce  la pittura di Tommasi Ferroni «lussureggiante», virile esotica. Nel 2002 si tiene nel museo “Sandro Parmeggiani” di Cento (Ferrara) la mostra Miti e vanità nei dipinti di Giovanni Tommasi Ferroni, con catalogo monografico curato da Maria Censi e Franco Basile.

Nel 2006  al Museo “Jan van der Togt”di Amstelveen (Olanda) viene organizzata un’altra ampia retrospettiva e viene pubblicata una monografia a cura di Philippe Daverio, che gli aveva già dedicato un servizio nella trasmissione televisiva “Passepartout”. Nel 2007 espone in Cina al museo di Baotou. Dal 2009 è la mostra Le metamorfosi di Ovidio nei disegni di Giovanni Tommasi Ferroni al complesso museale dell’ex convitto Palmieri di Lecce, con catalogo curato da Antonio Cassiano.

Nel 2011 Tommasi Ferroni, invitato da Vittorio Sgarbi, è presente alla LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia per i 150 anni dell’Unità, a Palazzo Venezia a Roma e alla mostra Artisti per Noto e altrove a Palazzo Grimani a Venezia.  Nel 2015 viene allestita nella chiesa e nel chiostro di sant’Agostino a Pietrasanta  la mostra Tommasi –ab imis, con catalogo curato da Elisa Gradi. Nel 2016 gli viene dedicata un’ampia retrospettiva nel castello di Acquaviva  d’Aragona di Conversano (Bari), con catalogo curato da Cesare Biasini Selvaggi.

Nel 2018 gli viene dedicata la diciassettesima biennale di Saint Leonard de Noblat (Francia). Nel 2020 conclude l’esecuzione delle cento tavole che illustrano canto per canto la Divina Commedia di dante, ne seguirà una pubblicazione edita da Opera Edizioni in collaborazione con la Società dante Alighieri. Nel 2021 le cento tavole vengono esposte per la prima volta a Kiev, al museo Khanenko, in seguito a Roma a Palazzo Firenze con catalogo curato da Alessandro Masi e Fabio Lazzari.

Ha inoltre insegnato al “Rome Center of Liberal Arts” dell’Università “Loyola” di Chicago (nel 2001 e 2002) e al “Lorenzo de’ Medici Institute” di Firenze (nel 2014), Disegno all’Accademia di Belle Arti di Roma(Scuola libera del nudo) dal 2018 al 2021, Disegno all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2022  attualmente insegna Disegno e anatomia artistica all’Accademia di Belle Arti di Macwerata.

 

Descrizione immagini:

Foto:  Giovanni Tommasi Ferroni Aurora boreale  su Roma, 2011, olio su tela, cm 200x140

Foto 1 Copertina catalogo mostra

Foto 2  Giovanni Tommasi  Ferroni “Seconda variazione sul tema di Silvia”, 2018, olio su tela su tavola cm30x40

Foto 3  Giovanni Tommasi  Ferroni “Variazione sul tema di Ippolito” 2021, olio su tela, cm 140x100

Foto 4   Giovanni Tommasi  Ferroni “Trionfo mistico pagano su Sant’Andrea della Valle”, 2023, olio su tavola,cm 30x40

Foto 5  Giovanni Tommasi  Ferroni, “Capriccio profetico”, 2023, olio su tavola,cm41x32

Foto 6  Giovanni Tommasi  Ferroni, “Trionfo della confessione”, 2023, olio su tavola, cm 33,5x42,5  

Foto 7 Giovanni Tommasi  Ferroni “Studio per Chimera romana”, 2018, olio su tela, cm 31x41

Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra:

“Giovanni Tommasi Ferroni fratefoco”, Il Vittoriale Degli Italiani, Gardone Riviera (Brescia) a cura di Pietro Di Natale, fino al 31 gennaio 2024

 

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Articolo pubblicato il 02/01/2024