"Torino Strada Aeroporto: degrado e pericolo. Fassino intervenga!"

Lo denuncia Paolo Biccari, Coordinatore Regione Piemonte di Alternativa Tricolore

"Numerosi cittadini ci hanno segnalato al nostro servizio mail, dilloadalternativatricolore@gmail.com, due situazioni di degrado e pericolose provenienti dal campo nomadi di Strada Aeroporto".


"Quando cala la sera - ha insistito Biccari - i nomadi presenti nel campo, per ottenere "il prezioso rame" da rivendere, bruciano in tutta tranquillità copertoni, elettrodomestici e quant'altro creando un denso fumo dall'odore molto intenso che invade spesso l'adiacente tangenziale, creando una situazione molto pericolosa per gli automobilisti transitanti sulla strada, poiché si ritrovano improvvisamente in mezzo ad un fumo denso e scuro dall'odore sgradevole e certamente non salutare per chi lo respira. La scia di fumo penetra anche fin dentro le case che distano non lontano dal campo ed inonda il vicino quartiere Madonna di Campagna".


Ma Biccari non si ferma qui:

"Altra situazione pericolosa segnalataci sempre al nostro servizio mail da alcuni cittadini è la seguente: da alcuni giorni sono state notate fuori dal campo autorizzato alcune roulotte che sostano proprio vicino alla strada. A seguito di un nostro sopralluogo abbiamo potuto verificare la presenza di bambini nomadi lungo il ciglio della strada senza nessun controllo da parte dei genitori che con la loro assenza creano una grave situazione di pericolo per i bambini".

 

 
Il Coordinatore regionale di AT ha concluso affermando:

 

"Noi di Alternativa Tricolore chiediamo che il Comune di Torino, e tutti gli organi competenti si prendano carico di questa rischiosa situazione sia per gli abitanti, per gli automobilisti della zona ed i piccoli incustoditi in zone prive di sicurezza, intervenendo nei giusti tempi e con i giusti metodi. Crediamo sia giusto che il sindaco Fassino ascolti i cittadini della sua città attenti e immersi nei problemi in cui sono costretti a vivere, cercando di accontentare le loro richieste e porre fine a questa situazione di disagio e di forte rischio per la salute di tutti".

 

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Articolo pubblicato il 24/05/2012