Preoccupante aumento nel nostro paese dell’incidenza della malattia tubercolare
Tuberculosis

Il Prof. Giancarlo Pavetto rinnova l'allarme: "Occorrono misure legislative atte a circoscrivere il fenomeno"

 Già mesi fa CIVICO20NEWS, con un importante convegno e con un’attenta disamina che potete trovare in Cronaca di Torino - 26 febbraio 2012 - Convegno sulle malattie infettive "Tubercolosi: paura o pericolo?" - aveva messo in evidenza e denunciato un preoccupante aumento nel nostro paese dell’incidenza della malattia tubercolare.

Fino ad allora il problema da parte dei mass-media era stato inserito nella gora del politicamente corretto. Anche l’Ordine dei Medici della provincia di Torino e la Società Italiana di Infettivologia si erano allineati.

Non si potevano additare i comunitari dell’est europeo e gli extracomunitari giunti in Italia da paesi dove la malattia aveva caratteri endemici. Si affermava che gli immigrati che varcavano i nostri confini erano per lo più giovani sani e robusti e che si ammalavano venendo a contatto con le nostre popolazioni ed a causa dei disagi che subivano nel nostro paese.

Esprimere opinioni diverse poteva comportare il rischio di essere accusati di xenofobia dai soliti benpensanti. Era febbraio e noi, correndo questo rischio, avevamo denunciato il reale stato delle cose e lasciato sul tavolo del convegno un quesito che recitava: “quante delle badanti, che noi facciamo entrare nelle nostre abitazioni e mettiamo accanto ai nostri anziani ed ai nostri bambini, esegue, prima di venire assunta, un esame di sangue ed una radiografia dei polmoni?”

Trascorsi pochi mesi, una recente indagine ha confermato i nostri dati. Sono quasi duecento i nuovi casi di tbc registrati ogni anno nella nostra città. Ma, come ha osservato nei giorni scorsi anche un quotidiano cittadino, colpisce e preoccupa in modo particolare il numero di badanti colpite, in questi anni, dalla grave malattia: ben quarantadue, suddivise tra rumene ( la maggior parte) e sudamericane. E’ un dato che ci costringe a porre un ulteriore quesito: quanti altri casi, o perché clandestini, o per altre ragioni, non hanno potuto essere individuati e curati e circolano liberamente tra noi?

Riteniamo pertanto indispensabili misure legislative atte a circoscrivere il fenomeno ed a mettere ordine in campo sanitario con lo scopo di tutelare la salute degli abitanti del nostro paese.

Misure che devono essere anche urgenti in vista della nuova ondata migratoria già preannunciata, che raggiungerà le nostre coste nei prossimi mesi, e che l’Europa, il Vaticano e l’attuale governo, attraverso l’alto patrocinio del ministro dell’immigrazione Andrea Riccardi, ci imporranno di accogliere.

 

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Articolo pubblicato il 21/05/2012