"Ostruzionismo. L'unica reazione possibile alla decisione della sinistra di svendere il pacchetto azionario che ha finora garantito il controllo della Città di Torino sulla società che gestisce il suo aeroporto. In questo modo Torino rinuncerebbe per sempre ad avere voce in capitolo sui flussi aerei nazionali e internazionali che riguardano il nostro territorio, dovendosi accontentare di poter "espletare controlli in termini di economicità, efficienza ed efficacia dei servizi espletati": e sarebbe questo l'esercizio dell'Aeroporto di Torino Caselle comunque garantito dalle leggi speciali citato dalla delibera? Semplicemente inaccettabile".

Così Maurizio Marrone, Coordinatore Vicario del PDL torinese e Consigliere Comunale, annuncia la presentazione di centinaia di emendamenti alla delibera che porterebbe alla vendita del 28% sul 38% delle quote azionarie di SAGAT detenute dal Comune di Torino e originariamente destinate ad essere conferite gratuitamente alla maxi holding comunale FCT.

"Inoltre - ha sottolineato Marrone - su un pacchetto complessivo di partecipazioni stimate per un valore di 80 milioni di euro, la quota in vendita verrebbe messa all’asta a partire da meno di 60 milioni, senza tenere conto del valore aggiunto connesso al controllo della società: sono arrivati i saldi? Per di più con la consueta faccia tosta la sinistra vuole votare il ritiro del conferimento gratuito ad FCT Holding delle quote SAGAT annullando così l'aumento di capitale della Holding. Dopo il prestito ponte andato deserto siamo di fronte al palese fallimento del riassetto societario delle municipalizzate di Torino, che ora assume chiaramente i contorni di una svendita, a beneficio - pare - anche di soggetti eticamente discutibili. Ma noi non intendiamo renderci complici di una simile liquidazione del patrimonio cittadino".