A sessant’anni della scomparsa del pittore, una duplice mostra di opere per rivivere emozioni di quel mondo passato, fino al 7 gennaio 2024
Importante ricordare artisti portarli alla ribalta alla conoscenza del grande pubblico. Come sta avvenendo per i sessant’anni dalla scomparsa del pittore Tullio Silvestri artista di origine veneziane che il comune di Zoppola, con il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia, la collaborazione dell’Istituto Regionale per la Cultura istriano – fiumano - dalmata di Trieste, della Fondazione Cassa Risparmio di Trieste, del Comune di Trieste, del Comune di Pordenone, di Arcometa Consorzio Turistico fra le Pro Loco, le sta dedicando una prima ampia mostra in duplice esposizione, a Trieste città di adozione, e a Zoppola dove l’artista visse per trent’anni.
L’evento,”Tullio Silvestri (1880-1963) artista d’Europa fra Trieste e il Friuli”, curata da Stefano Aloisi, Elisabetta Borean ed Enrico Lucchese, allestita presso la Galleria Civica d’Arte” Celso e Giovanni Costantini”, e l’I.R.C.I. - Istituto Regionale per la Cultura Istriano –fiumano - dalmata in via Torino 8 a Trieste, è disponibile al visitatore fino al 7 gennaio 2024.
“La pittura è un linguaggio attraverso il quale si rappresentano emozioni - affermano nel saluto istituzionale, Antonello Tius, Sindaco e Francesca Papais, Assessore alla Cultura di Zoppola – sensibilità e si raccontano storie che parlano della realtà sociale in cui ogni artista si è mosso e che rivelano come lo stesso l’ha interpretata”.
Tullio Silvestri, è stato un artista libero ed eclettico, una personalità artistica di notevole spessore, nella pittura, della musica e della letteratura che in nome di una convinta indifferenza espressiva si sentì libero di ritrarre tanto il grande poeta James Joyce quanto l’umile contadino friulano, toccante anche la rappresentazione dell’esodo.
Nato a Venezia, nel 1880 operoso prima a Trieste e poi a Zoppola in Friuli, Silvestri è noto per i rapporti di amicizia con James Joyce, Italo Svevo, e altri intellettuali del Novecento.
Apprezzato per l’uso della tecnica del monotipo, che partecipò alle Biennali veneziane e in numerose mostre in Italia e all’estero, e ne divenne riconosciuto maestro; fu pure un pittore di cavalletto legato alla pittura impressionista tedesca e ai suoi temi realistici ammirati negli anni della formazione.
Silvestri dipinse molto, affrontò diverse tematiche, quali la ritrattistica, il sacro, il lavoro, vedute e interni, momenti di svago, illustratore e grafico.
“Le due esposizioni, offrono – affermano sempre il Sindaco Antonello Tius e l’Assessore alla Cultura Francesca Papais - una ricca selezione di opere che esprime al meglio lo stile di Silvestri , il suo saper esaltare con unicità la bellezza e svelare l’anima dei protagonisti e dei luoghi friulani e giuliani dell’epoca”.
La mostra è commentata da un pregevole catalogo edito da edizioni My Monkey con testi dei curatori della mostra e da studiosi dell’artista.
Il volume vuole far conoscere l’arte di Silvestri a un pubblico largo e di specialisti, interpellando sette autori che hanno approfondito alcuni temi specifici, iniziando da Patrizia Fasolato, che scrisse la monografia nel 1991, presentando la naturale attenzione alla vita della pittura di Tullio; lo studio di Susanna Gregorat, verte sulle opere di Silvestri al Museo Revoltella, quello di Enrico Lucchese sulla sua posizione, a volte contraddittoria e polemica, in ambito artistico giuliano e nazionale; Elisabetta Borean, descrive il trentennio di attività a Zoppola di Silvestri, mentre Stefano Aloisi, ne tratteggia i rapporti intessuti con diversi protagonisti della figurazione moderna friulana.
Infine il corposo volume si conclude con due saggi di Piero Delbello e di Sergio Vatta, dedicati alle esperienze del pittore nelle arti applicate nella pubblicità e nell’editoria, settori a cui Trieste, all’epoca, eccelleva a livello internazionale.
“Silvestri non è fra i ‘grandi’, ma ha tenuto alto il ‘fare artistico’, - scrive nel saggio Patrizia Fasolato - ha espresso una personalità ha conservato anzi direi che ha tenacemente salvaguardato il suo linguaggio. Non possiamo riconoscerlo come maestro che ha introdotto elementi di particolare innovazione, ma questo nulla toglie al valore e all’autenticità della sua arte”.
Le opere di Tullio Silvestri si conservano nei musei di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, alla Poetry Collection di Buffalo negli Stati Uniti e in prestigiose collezioni private.
Descrizione immagini
Foto copertina del catalogo “Autoritratto con tavolozza” di Tullio Silvestri, proveniente da una collezione privata
Foto 1 Tullio Silvestri, “Zingaresca”, monotipo, Trieste, Geremi antiquariato
Foto 2 Tullio Silvestri, “Ballo campestre”, 1921ca., monotipo, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Foto3 Tullio Silvestri, “Congresso eucaristico”, 1924, monotipo, Roma Galleria Nazionale d’Arte Moderna Contemporanea
Foto 4 Tullio Silvestri, “Calzolai”, 1927, olio, Trieste, Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste
Foto 5 Tullio Silvestri, “Musulmani in preghiera”,monotipo, Collezione privata
Foto 6 Tullio Silvestri, “Esod”, monotipo, Trieste, Civico Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata
Foto 7 Tullio Silvestri, “Zoppola, il rio Fiumetto”, olio, Zoppola, Galleria Civicad’Arte”Celsoe Giovanni Costantini”
Foto 8 Tullio Silvestri “Maternità”, tecnica mista, Zoppola, Galleria Civica d’Arte “Celso e Giovanni Giovannini”
Foto 9 Tullio Silvestri “Mercato”, monotipo, Collezione privata
Foto 10 Tullio Silvestri “Allegre nozze friulane”, olio, Trieste, Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste
Foto 11 Tullio Silvestri “Guglielmo Oberdan”, cartellone, Collezione privata
Foto 12 Tullio Silvestri, “Lloyd Triestino. Delightful sea tour to Greece, Costantinople, Egypt, Palestine and India, 1925, brochure pubblicitaria. Trieste, collezione Eliseo
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra:
Zoppola (Pordenone) “Tullio Silvestri(1880-1963) Artista d’Europa fra Trieste e il Friuli” a cura di Stefano Aloisi, Elisabetta Borean, Enrico Lucchese, presso Galleria Civica d’Arte Celso e Giovanni Costantini, Castion di Zoppoa, Piazza Indipendenza 2 fino al 7 gennaio 2023, Orario dalle 15.00 alle 19.00 sabato e domenica, per informazioni: Ufficio Cultura Tel.0434.577526 oppure Biblioteca comunale tel.0434.979947 www.comune.zoppola.pn.it
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Articolo pubblicato il 20/12/2023