Perché alcuni personaggi vengono definiti “un pezzo da novanta?”
un pezzo da 90 montato su autocarro Breda, con collaborazioni usate in Nordafrica

Si tratta di un modo di dire diffuso, di origine italiana, ma adottato anche da alcune lingue straniere. Scopriremo perché

In questo momento storico in cui le sorti dei popoli sono nuovamente nelle mani di pochi uomini esaltati da se stessi, un attimo di rilassamento, indagando su alcuni modi di dire, forse non guasta, e "pezzo da 90" non si discosta dal tema, sia per certi personaggi che per i peggiori eventi del nostro tempo.

Secondo i canali ufficiali dell'enciclopedia Treccani, “Pezzo da novanta” risale alla definizione di un capo mafioso che occupa una posizione rispettata e temuta nell’organizzazione. Così veniva indicato dallo storico Giuseppe Pantaleone nel suo saggio “Mafia e politica”, collegando la metafora di un petardo siciliano particolarmente potente. Un altro riferimento alle origini siciliane del pezzo da 90 è collegato all’arte dei pupi siciliani, adoperato per distinguere la marionetta del protagonista, alta 90 cm, più degli altri personaggi della storia. Ma è proprio così?

In realtà, pochi sanno che tutti questi riferimenti hanno origini collegate a un pezzo da 90 della seconda guerra mondiale. Si trattava infatti di un cannone antiaereo da 90 mm per una lunghezza di 53 calibri, progettato nel 1939 per la Regia Marina Italiana, con lo scopo di impegnare i moderni bombardieri fin oltre 10.000 m di quota.

Un pezzo di artiglieria particolarmente efficiente, adottato anche dall’esercito, sia in funzione antiaerea che campale e anticarro. Il pezzo da 90 era apprezzato anche dagli alleati e dai tedeschi, che, dopo l’8 settembre, fecero un largo uso di oltre 300 cannoni, tra quelli recuperati al Regio Esercito e quelli che continuavano a essere prodotti dall’azienda Ansaldo di Sampierdarena. Il pezzo da 90 è rimasto in uso nell’esercito Italiano fino al 1970.

Ecco dunque l’origine guerresca della definizione “pezzo da 90” e tutte le sue derivazioni siciliane, poiché numerose batterie di questi cannoni erano sistemate proprio in Sicilia e sulla costa calabra, fornendo grande supporto antiaereo nella ritirata delle truppe italo tedesche dalle coste del Nord Africa. Ulteriore indizio è proprio contenuto nel libro “Mafia e politica”, dello storico Michele Pantaleone, che ha visto la sua prima edizione nel 1943, nel pieno della II guerra mondiale.…

Svelato il bellico modo di dire, auguriamoci che, con l'andare di certi eventi, non si debba aggiornare il detto oppure il calibro, ma che siano la pace e una ritrovata fede basata sul perdono a coniarne uno completamente nuovo. 

 

© 2023  CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 09/11/2023